Cinque proposte per l'Europa
di Daniela Ruffino, Vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte, delegata alla Consulta europea
In che modo i cittadini piemontesi
possono sentirsi realmente cittadini d’Europa?
In primo luogo è necessario che si formi una “cultura europea”. Ciascuno di
noi deve essere consapevole che anche le più piccole comunità locali del
nostro territorio sono parte integrante
di una più vasta realtà internazionale.
Accrescere la conoscenza dei benefici
che si possono ottenere dai diritti della cittadinanza europea e favorire la
partecipazione attiva alla discussione
pubblica sui temi europei è un compito
delle nostre istituzioni, in primo luogo
della Regione. Non mancano le op-
portunità messe a disposizione dall'UE,
compresi programmi, finanziamenti
e progetti di alto valore sociale e utili
al rilancio del lavoro e dell’economia.
Ma è necessario un effettivo coinvolgimento diretto e "culturale" dei cittadini,
soprattutto in questo contesto economico complesso. Siamo davvero cittadini europei solo quando conosciamo
che cosa l’Europa è in grado di fare
per noi e cosa noi stessi possiamo fare
per far crescere l’Europa.
In questo processo di crescita reciproca tra cittadini ed Europa qual
è il ruolo della Consulta europea?
Le specificità e le esigenze locali della
nostra regione vanno rispettate e valorizzate proprio grazie ad azioni che
permettano di accedere senza ostacoli
all’informazione europea. Un territorio, con i suoi abitanti, le sue tradizioni
e la sua cultura, non può essere abbandonato a se stesso, bensì deve essere avvicinato all’ Europa costruendo
passo dopo passo la percezione della
dimensione europea: questo è un valore aggiunto per lo sviluppo economico
di ogni comunità. La Consulta intende
mettere in campo azioni positive che
favoriscano l’ informazione europea
per i cittadini, realizzare iniziative di
networking, e di "animazione territoriale". E potrebbe, in futuro, promuovere l’informazione ai diversi pubblici di
interesse attraverso newsletter tematiche e altre azioni rivolte alla Pubblica
Amministrazione, alle imprese, alla
società civile, che raggiungano tutto il
territorio piemontese.
Un tema prioritario per la Consulta è quello di contribuire alla re-
alizzazione di una "Europa per i
giovani"...
E' necessario cercare di fornire ai giovani, grazie anche alla strategia Europa 2020, risposte efficaci in questo
difficile momento di crisi economica.
La formazione professionale e l’accesso al mondo del lavoro, il Servizio Volontario europeo, Erasmus,
la tutela dei diritti all'istruzione, alla
formazione e alla ricerca sono oggetto di grande attenzione da parte
nostra. Ecco perché formazione e ricerca sono state le vere protagoniste,
insieme con tanti giovani provenienti
dai Paesi di tutto il mondo, delle due
settimane intense e proficue di studi
formativi della Summer School, una
importante iniziativa della Consulta
rivolta al mondo giovanile, che ha visto la partecipazione dell'Università
e degli organismi internazionali presenti a Torino.
Quali riscontri si attende dalla
Summer School?
Un risultato lo hanno già conseguito i
laureati e professionisti che vi hanno
preso parte. E' stata una occasione
speciale per partecipare a una formazione specialistica in ambito economico, giuridico e sociale che ha posto
l'accento, in particolare, sulla valorizzazione del capitale umano come fattore
legato ai fenomeni della globalizzazione e dei flussi migratori. Un tema di
attualità che tutti gli Stati e le istituzioni
su scala mondiale devono considerare
tra le priorità della propria azione sociale, politica e di governo. Per questa
ragione le tre aree chiave sulle quali si
è incentrata la Summer School (Capitale umano e innovazione, Attrarre il
capitale umano, Capitale umano ed
inclusione sociale) hanno certamente
aperto gli orizzonti dei partecipanti su
aspetti essenziali. Con grande soddisfazione, alla chiusura di questa prestigiosa iniziativa si può affermare che si
è trattato di una sorta di "laboratorio"
prestigioso e qualificato per elaborare
e confrontare idee sulle strategie del
capitale umano. Un trampolino di lancio per la futura attività di questi giovani nel mondo delle istituzioni, della
politica e della diplomazia.
Il tema dei flussi migratori è centrale nello sviluppo europeo?
Sì, oggi i flussi migratori introducono
nella vita, nella società e nell'economia globale implicazioni molto rilevanti, trasformazioni decisive per lo
sviluppo socio-economico. Compito
dei governi e degli organismi preposti
è quello di far sì che gli immigrati possano contribuire ad arricchire i paesi
ospitanti, trasformandosi in strumento di inclusione sociale. E la Regione,
anche attraverso l'operato della Consulta, intende approfondire queste
tematiche.