ANCHE LA GRANDE DISTRIBUZIONE E' CONSUMO DEL SUOLO? La vicepresidente del Consiglio Regionale, Daniela Ruffino: “Anche la grande distribuzione è consumo del suolo: mi chiedo cosa farà la maggioranza su questo tema”

 ANCHE LA GRANDE DISTRIBUZIONE E' CONSUMO DEL SUOLO?
La vicepresidente del Consiglio Regionale, Daniela Ruffino:
“Anche la grande distribuzione è consumo del suolo:
mi chiedo cosa farà la maggioranza su questo tema”



"Sì alla tutela del suolo, no alla nuova legge nazionale sul suo consumo che è in fase di discussione in Parlamento”: è questa la denuncia lanciata dal Gruppo Consiliare Regionale di Forza Italia a margine del Consiglio Regionale Straordinario organizzato sul tema.







“Come ha spiegato il nostro capogruppo, Gilberto Pichetto - sottolinea la vicepresidente del Consiglio Regionale, Daniela Ruffino - la norma che stanno licenziando a livello nazionale presenta numerosi elementi negativi. Innanzitutto blocca per tre anni qualunque nuova costruzione, anche se prevista dal Piano Regolatore in vigore, non permettendo quindi ai Comuni di incassare nuova IMU e creando evidenti problemi ai bilanci degli enti locali. Questo aumenterà inevitabilmente il numero dei contenziosi tra Comuni e cittadini, oltre a impedire agli enti locali di utilizzare gli oneri di urbanizzazione per la manutenzione delle opere. Inoltre, dopo i tre anni dall’entrata in vigore della nuova norma, i Comuni avranno la possibilità di autorizzare esclusivamente il 50% dell’edificato degli ultimi cinque anni, con una penalizzazione di tutte quelle realtà virtuose che hanno meno edificato nell’ultimo periodo. Proprio per questa ragione - continua la vicepresidente Ruffino - abbiamo presentato una proposta di legge regionale alternativa alla normativa nazionale, anche perché la competenza in questa materia spetta alle Regione e il governo sta aggirando la questione facendo passare il suo testo come una norma sull’Agricoltura”.

La proposta di legge firmata da Forza Italia dispone la salvaguardia delle capacità edificatorie previste dai lotti di pertinenza delle aziende produttive alla data di approvazione della legge, al fine di salvaguardare le possibilità di crescita anche occupazionale del sistema produttivo piemontese e per non inficiare le garanzie eventualmente prestate con tali aree al sistema bancario.
Prevede, inoltre, lo stanziamento di 10milioni di euro (suddivisi in 5milioni per il 2015 e 2,5milioni per il biennio 2016/2017) per rendere effettiva la volontà del legislatore nazionale di agevolare gli interventi di rigenerazione urbana. Senza una adeguata previsione economica, infatti, questo obiettivo rimarrebbe lettera morta, perché gli interventi su vecchi edifici hanno un costo almeno doppio rispetto a quelli per realizzarne di nuovi.

“La legge in discussione a Roma - aggiunge la vicepresidente Ruffino - è una nuova tegola sulla testa dei nostri sindaci che, tra vincoli legislativi e di bilancio, si trovano di fatto, ormai, in una situazione di “amministrazione controllata”, nell’impossibilità quasi totale di prendere decisioni autonome. Parlando, poi, di consumo del suolo credo che sarebbe opportuno ragionare anche di quello legato alle tante strutture per la grande distribuzione, che distrugge il piccolo commercio. Mi chiedo - conclude Ruffino - cosa Mi chiedo - conclude Ruffino - cosa intenda fare la maggioranza su questo tema".

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