Lavoro: Garanzia Giovani, al via la fase due in Piemonte
Tirocini con contratti non inferiori a sei mesi
Parte Il 1 marzo la fase due di Garanzia Giovani, il programma nazionale che si propone di favorire l'occupazione dei giovani che non studiano e non lavorano, nella fascia d'età 15-29 anni.
Il ministero ha riscontrato un uso non sempre corretto dei tirocini. Proprio per evitare che le aziende occupino i giovani per un lasso di tempo eccessivamente breve, il Piemonte, d'intesa con le parti sociali, ha deciso di concentrare il pagamento delle indennità negli ultimi tre mesi e di escludere i contratti part-time e di durata inferiore a sei mesi. Inoltre il budget delle indennità di tirocinio passa da 20 a 30 milioni di euro. Altra novità della fase due riguarda la presa in carico, che avviene nel momento stesso in cui il giovane si iscrive al portale, venendo assegnato a un unico referente. Per tre mesi può essere selezionato per svolgere attività formative, tirocini, o per un'offerta di lavoro. Trascorso questo periodo, viene ricontattato per svolgere attività di orientamento. Si sottolinea che Garanzia Giovani in Piemonte non si è mai interrotta. Gli stessi tirocini sono proseguiti anche dopo che, nell'ottobre scorso, è stato sospeso il contributo pubblico. Tanto che nell'ultimo periodo sono stati attivati circa mille nuovi contratti, il cui costo è stato sostenuto interamente dalle imprese. Dal suo avvio sperimentale nel maggio del 2014 ad oggi, circa 64 mila ragazzi si sono iscritti al portale piemontese. Di questi circa 28 mila hanno ricevuto servizi coerenti con il programma europeo (formazione, servizio civile, lavoro e tirocinio). Dodicimila, in particolare, sono stati avviati a un tirocinio retribuito e circa 1500 sono stati inseriti con un contratto di lavoro.
>