RNEWS comunicati stampa - emergenza Coronavirus
CORONAVIRUS, RUFFINO (FI): EMERGENZA NON SIA SCUSA GRANDI AZIENDE PER NON PAGARE FORNITURE
"L'emergenza Coronavirus non sia la scusa da parte delle grandi aziende per non pagare i fornitori che già versano in difficoltà. Il governo dia un aiuto concreto alle piccole e medie imprese facendo appello alla coscienza civica delle aziende sane e virtuose per garantire una boccata di ossigeno a tutte quelle piccole realtà che rischiano di soccombere in questo periodo di crisi. Non si perda ulteriore tempo aspettando gli aiuti UE,quelli di Stato e quelli bancari che in qualche modo dovranno essere garantiti e restituiti con gli interessi. Si coinvolgano invece tutte le associazioni imprenditoriali del territorio come Confindustria, Unione industriali, Confcommercio, per lanciare un appello alle grandi aziende strutturate e con un rating alto in modo da garantire immediatamente il pagamento dei fornitori, specialmente di quelli più piccoli, che già in condizioni normali versano in difficoltà. Il governo studi un modo efficace per dare la possibilità alle grandi aziende di accedere facilmente a finanziamenti agevolati al fine di poter anche pagare in anticipo le forniture e dunque creare quella liquidità che verrà a mancare ai piccoli imprenditori già provati dalla crisi". Lo dichiara in una nota Daniela RUFFINO, deputata di Forza Italia.
CORONAVIRUS: RUFFINO (FI): PAGARE ARRETRATI A PROGETTISTI, TECNICI ED IMPRESE
“Mai come in questo momento serve un significativo cambio di passo nella Pubblica Amministrazione. Questa emergenza impone l'avvio di quanto più volte detto e mai concretizzato. Il Paese ha bisogno di semplificazione, sburocratizzazione ed efficientamento della macchina amministrativa attraverso anche lo sblocco dei pagamenti arretrati alle imprese, pena il fallimento di intere categorie come quella degli ingegneri, degli architetti, dei geometri. Sussistono situazioni paradossali, di professionisti che ancora non hanno potuto fatturare lavori passati per soli motivi riguardanti passaggi amministrativi interni. Bisogna invece sollecitare i pagamenti di servizi e lavori già svolti. E' necessario inoltre mandare avanti le progettazioni e i bandi per far ripartire subito i cantieri a emergenza conclusa. Altrimenti si creerà uno slittamento ulteriore delle fatturazioni con danni irreparabili per progettisti, imprese e soprattutto per la tanto agognata ripresa. C'è grande preoccupazione per quanto riguarda il futuro e l'impatto che si avrà sull'economia. Cerchiamo fin da ora di limitare il più possibile i danni”. Lo dichiara in una nota Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia.
CORONAVIRUS, RUFFINO (FI): GERMANIA USA BAZOOKA, ITALIA A MANI NUDE
"Per fronteggiare la vasta crisi economico e sociale scatenata dal coronavirus, la cancelliera Angela Merkel ha annunciato misure per complessivi 820 miliardi di euro, mentre Donald Trump ha ipotizzato impegni di bilancio intorno ai 4.000 miliardi di dollari. A fronte di questi impegni, il governo italiano ha finora reso disponibili risorse per 25 miliardi: cioè pannicelli, neppure caldi, mentre altrove si usa il bazooka". Così in una nota Daniela RUFFINO, deputata di Forza Italia. "La questione è presto chiarita - aggiunge - se l'Europa ha davvero sospeso il Patto di Stabilità e se la Bce, al netto dei pasticci iniziali, può impegnare risorse illimitate per sostenere l'economia europea, è evidente che il governo Conte dovrà alzare di molto l'asticella della spesa. È altrettanto evidente che le ingenti risorse aggiuntive che si chiedono al governo non posso essere iscritte sul debito pubblico, che sarebbe destinato a toccare il 150-160% portando il Paese al default. Le centinaia di miliardi necessari, detto senza giri di parole, devono essere un debito mutuabile, da accollare per intero alle istituzioni europee. La ripresa del "dopo" deve avere un chiaro timbro europeo, diversamente l'Italia si troverebbe a mani nude ".
"Nel dl Cura Italia e' previsto che il pagamento delle quote capitale, in scadenza nel 2020, dei mutui concessi dalla Cassa depositi e prestiti agli enti locali, trasferiti al Mef, siano differiti all'anno successivo alla data di scadenza del piano di ammortamento contrattuale. Il risparmio di spesa, come previso dallo stesso art.112 del dl cura, e' destinato al finanziamento di interventi per fare fronte all'emergenza sanitaria in corso". Lo afferma, in una nota, Daniela RUFFINO, deputata di Forza Italia. "Questa misura riguarda esclusivamente i mutui contratti da enti ma pagati dal Mef. Bisogna invece estendere la possibilita' di sospensione anche ai mutui pagati direttamente dagli enti locali. In questo modo i Comuni potrebbero utilizzare i risparmi per tutti gli interventi che si renderanno necessari per favorire la ripresa delle varie realta' territoriali colpite dall'emergenza coronavirus", conclude.
CORONAVIRUS: RUFFINO (FI), COMPORTAMENTO CONTE DEVE ESSERE ADEGUATO A #EMERGENZA
Lo spirito repubblicano che anima i comportamenti dei cittadini e delle forze politiche rischia di essere vanificato dalle incertezze del presidente del Consiglio Giuseppe Conte. In giornate tanto drammatiche, una comunicazione fatta di compostezza istituzionale e di sobrietà è un elemento decisivo per rivolgersi al Paese e spiegare i provvedimenti necessari per fronteggiare l’emergenza.
Il governo continua a inseguire l’emergenza sanitaria senza mai precederla nella sua capacità di diffusione. Ascoltare i presidenti delle Regioni è doveroso, altrettanto doveroso è attivare una forte capacità di sintesi e di coordinamento per assumere decisioni e misure uniformi in tutto il Paese. Occorre evitare la confusione che accompagna le misure del governo. Conte deve subito resettare la propria comunicazione per restituire agli italiani il senso e l’urgenza delle cose da fare e di quelle da evitare. So bene che non è il momento delle polemiche, ma esigere chiarezza, rapidità e qualche lungimiranza nelle decisioni è il solo modo che ha il governo per aiutare davvero l’Italia.
CORONAVIRUS: RUFFINO (FI), PIEMONTE EVITI IMPOVERIMENTO SANITÀ SUL TERRITORIO
Sull’emergenza coronavirus si concentra giustamente ogni sforzo sanitario e ogni risorsa delle finanze pubbliche. Tutti siamo chiamati a fare qualche rinuncia, e la libertà di movimento è forse la meno grave se può aiutare a debellare una minaccia grave come è questo virus. Anche i Comuni più piccoli sono chiamati a dare il loro contributo, come sta accadendo in queste ore in Piemonte con la chiusura di numerosi punti di Primo interventi e dei Pronto soccorso negli ospedali.
Tutto quanto si fa per fronteggiare questa emergenza va accettato. Avendo però chiaro un punto: l’emergenza non può diventare, una volta cessata, l’alibi dietro cui far passare un ridisegno della sanità pubblica piemontese impoverendo i territori dei loro importanti presidi ospedalieri. Ho raccolto voci allarmate da parte di molti cittadini che mi chiedono “ma poi riapre il Pronto soccorso?”. Ecco: se una cosa la guerra contro il coronavirus sta insegnando a tutti noi è che non si può abbandonare la sanità sul territorio, anzi essa va potenziata perché il piccolo ospedale con il suo Pronto soccorso è la migliore sentinella per presidiare il territorio quando arriva l’emergenza.
CORONAVIRUS, RUFFINO (Fi): DECRETO INSUFFICIENTE PER AZIENDE PICCOLE E FAMIGLIARI, SERVE IMMISSIONE LIQUIDITÀ’
"Troppa burocrazia e sostegni economici inadeguati quando non irridenti: sono i due limiti maggiori del decreto “cura Italia”. Alle piccole imprese e a quelle a conduzione famigliare servono soldi freschi, perché il rischio di trovarsi improvvisamente illiquidi è la minaccia maggiore che incombe sulla riapertura domani di un negozio o una bottega artigianale. Il governo deve abbattere tutte le procedure burocratiche e autorizzare il sistema bancario a immettere liquidità trasferendo immediatamente soldi sui conti di artigiani, commercianti e autonomi". Così in una nota Daniela RUFFINO, deputata di Forza Italia."Bene facciamo come opposizione di centrodestra a incalzare l’esecutivo su questi punti. La questione non è solo assicurare un sostegno, ma assicurarlo adeguato per attraversare una fase non sappiamo quanto lunga e riaprire domani un’attività. In Parlamento Forza Italia si impegnerà a migliorare un provvedimento non solo tardivo ma soprattutto lacunoso. La Germania ha stanziato 40 miliardi, di cui 10 miliardi sono aiuti diretti e 30 miliardi sovvenzioni dal bilancio pubblico. Ecco, sono scelte come queste che servono all’Italia".