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Grande capolavoro della presidente Meloni e del ministro Salvini: abbiamo impedito lo sbarco degli immigrati della Ocean Viking e la Francia, per tutta risposta, li accoglie ma ci accusa di aver violato gli accordi europei e invita gli Stati della Ue a non accogliere più un solo profugo dall’Italia. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: non solo dovremo continuare ad accogliere gli immigrati, ma dovremo anche tenerci quelli respinti da altri Paesi. Se il traguardo del governo Meloni era l’isolamento dell’Italia in Europa, può ritenersi ampiamente soddisfatta: obiettivo raggiunto. Poi dice che una pensa male se ripete: tanti nemici, tanto onore?
Ho accettato con entusiasmo la mia designazione alla Commissione Ambiente in rappresentanza di Azione. Si tratta di un campo strategico in cui si gioca una buona fetta del nostro futuro. Ambiente significa anche transizione energetica, valorizzare la scienza e le innovazioni tecnologiche per migliorare la tutela della natura e dell’aria e insieme esplorare le fonti energetiche innovative in grado di azzerare l’inquinamento delle energie da fonti fossili. Quindi nucleare pulito, quello di ultima generazione, su cui si stanno indirizzando grandi Paesi come la Francia e il Giappone. Quindi significa il rigassificatore, per accompagnare la transizione energetica e renderla meno impattante nei suoi risvolti sociali ma, soprattutto, significa accelerare sul piano dell’autonomia energetica dell’Italia, tema che dovrebbe essere caro a chi esalta ogni giorno la Nazione.
È apprezzabile l’ennesima marcia indietro della presidente Meloni. Questa volta, per di più, su un tema cruciale come il Piano nazionale di ripresa e resilienza che la presidente del Consiglio considera “un'occasione per l'Italia e non va sprecata: ogni euro va speso bene e deve essere utile per sostenere la crescita economica, lo sviluppo e l'ammodernamento”. E, avrebbe aggiunto secondo le cronache, nel rispetto dei tempi. Per una forza politica che il Pnrr neppure l’aveva votato e adesso si sbracciava per apportarvi delle modifiche, si tratta di un’inversione a U niente male. Troppe altre dovrà ancora farne la presidente Meloni, dopo quella sulle trivellazioni, questa del Pnrr e mille altre ancora. Meloni comincia a prendere contatto con quella realtà complessa e complicata che si chiama governare. Cosa diversa dal fare opposizione. In questo senso la pacchia è finita, ma è finita per Meloni e la sua maggioranza
