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PORTIERE 13ENNE PICCHIATO: RUFFINO (AZ), TROPPE ASPETTATIVE FAMIGLIE

Dichiarazione dell’on. Daniela Ruffino, segretaria regionale di Azione in Piemonte:

     L’aggressione subita a Collegno dal portiere, un ragazzo di 13 anni, ad opera del genitore di un ragazzo della squadra avversaria, è un episodio gravissimo ma bisogna essere molto ipocriti per mostrarci sorpresi. La predica sui valori sportivi, sulla lealtà e sul senso di comunità, sulla sana competizione, è stata già fatta ma non sposta di un millimetro la questione. La verità che tutti dobbiamo riconoscere è che molte famiglie caricano di aspettative l’attività sportiva dei propri figli. Per molti di loro lo sport ha smesso di essere un’attività salutista e ricreativa, da vivere nella spensieratezza dei loro anni, per diventare subito una competizione esasperata alla ricerca del successo e della fortuna economica. Una visione distorta, spesso incoraggiata da padri e madri che riversano sui figli aspettative fuori misura. E su questo terreno che poi si innescano episodi come quello di Collegno. Prima dei ragazzi, si dovrebbero rieducare le loro famiglie.




CARCERI: RUFFINO (AZ), GOVERNO NON HA POLITICHE DI REINSERIMENTO

Dichiarazione dell’on. Daniela Ruffino, segretaria regionale di Azione in Piemonte:

     Quanto è accaduto nel carcere di Alba è la conferma che nessuna riforma della giustizia potrà mai funzionare senza elaborare un solido percorso di reinserimento sociale dei detenuti che hanno scontato la loro pena. Desidero esprimere la mia solidarietà ai due agenti rimasti feriti a causa della violenza di un detenuto. Vittime, loro e il detenuto, di un sistema detentivo che trascura colpevolmente il “dopo pena”. L’autore delle violenze è infatti un soggetto psichiatrico che ha pagato i suoi conti con la società ma invece di essere trasferito in una struttura adeguata per trattare il suo caso si è ritrovato in una Casa Lavoro, cioè in una struttura figlia di un’altra epoca e del tutto inappropriata. I due agenti penitenziari e il detenuto hanno pagato le inadempienze di uno Stato incapace di assicurare condizioni di lavoro sicure alla polizia penitenziaria e di rispettare i diritti di un carcerato giunto a fine pena. Casi come quello di Alba sono più numerosi di quanto riferiscono le cronache. Sono un altro aspetto non trascurabile della più generale emergenza carceraria ignorata dal governo.




RUFFINO (AZ), SALVINI VOLEVA VACCINARE ITALIANI CON SPUTNIK

Dichiarazione dell’on. Daniela Ruffino (Azione):

     Salvini si dice dubbioso sull’obbligo vaccinale e conferma così il suo scetticismo su questo particolare tipo di medicina preventiva. Ma è pur sempre lo stesso Salvini quello che nel pieno della pandemia da Covid faceva pubblicità al vaccino Sputnik, mai da nessuno testato in Italia e sui cui effetti collaterali non esisteva uno studio qualsiasi. Con ciò si conferma la sua lettura ideologica dell’obbligo vaccinale, una lettura che non ha nulla da spartire con la scienza.

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