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Cop28. Ruffino (Az): bocciando la nostra mozione la maggioranza boccia anche la sua. Ha forse cambiato idea sul nucleare?

“Il parere contrario del governo sulla nostra mozione su Cop28 è inspiegabile. Una bocciatura alla quale è difficile trovare un senso, a meno di non voler archiviare il tema del cambiamento climatico cassando una mozione che comprende punti di merito. Al governo manca ancora una volta la coerenza, noi in ogni caso non arretreremo rispetto ai punti che riteniamo più importanti”. Così Daniela Ruffino, capogruppo di Azione in Commissione Ambiente alla Camera, intervenendo sulle mozioni in vista della 28esima conferenza dell’Onu sul clima in programma a Dubai (Cop28). “Evidentemente – aggiunge- è comodo cassare tutto per non entrare nel merito delle questioni e non ammettere che condividiamo diversi punti, sui quali potremmo lavorare insieme, a cominciare dal nucleare. Nella nostra mozione noi riteniamo fondamentale incrementare i finanziamenti per l'adattamento climatico, come stabilito nella Cop26 di Glasgow, e concentrare gli investimenti nei Paesi in via di sviluppo. Riteniamo che si debba sostenere il ruolo fondamentale del nucleare nella transizione ecologica verso gli obiettivi di neutralità climatica, come vera alternativa alle fonti fossili. E allora il governo riveda le sue posizioni e non rinunci a mettere in atto le politiche di adattamento e di mitigazione necessarie per permettere alle nuove generazioni di guardare al futuro con speranza. La lunga strada del cambiamento climatico – conclude Ruffino - deve essere percorsa con la certezza che chi governa ha ben chiaro ciò che l’Italia deve fare”.




SPAZIO: RUFFINO, CON CITTÀ AEROSPAZIO TORINO FA PRIMO PASSO NEL DOPO FIAT

Dichiarazione dell’on. Daniela Ruffino (Azione):

     Con l’avvio dei lavori per la realizzazione della Città dello Spazio Torino tenta un primo passo verso il dopo-Fiat. Il declino dell’automotive, di cui misuriamo in questi giorni le tristi conseguenze con la vicenda dello stabilimento di Grugliasco, ha terremotato il tessuto industriale della città e del Piemonte, con ricadute sociali ed economiche molto pesanti. Bene ha fatto il presidente Cirio a richiamare l’importanza che riveste ora un’iniziativa che consentirà al Piemonte di restare agganciato al treno dell’innovazione tecnologica, anzi, di essere noi stessi, con il Politecnico e le altre strutture pubbliche e private, promotori di innovazione. Una cittadella in cui formare ingegneri, sognare il futuro per costruirlo e creare occasioni e opportunità di lavoro per i talenti delle nuove generazioni. La Città dell’Aerospazio va pensata e realizzata come centro di attrazione per gli investitori e le aziende straniere e il governo farà bene a delineare una politica di vantaggi fiscali per chi, dall’estero, vuole partecipare a questa impresa.




25 NOVEMBRE: RUFFINO, ATTUALE PROPOSTA AZIONE SU LIMITI WEB PER MINORI

Dichiarazione dell’on. Daniela Ruffino (Azione):

     Torna più che mai attuale la proposta di Carlo Calenda di vietare l’accesso ai social per i minori  di 14 anni. La violenza contro le donne ha trovato un terreno di coltura straordinario nei social network, penso ai reato di body-shaming o porn-revenge consumati quasi tutti da adolescenti o giovanissimi. La violenza contro le donne ha bisogno di un’accresciuta vigilanza di genitori e insegnanti soprattutto nella prima adolescenza. È dalle famiglie che deve partire il primo argine per impedire una maturazione affettiva distorta o malata. Se viene meno il controllo famigliare diventa difficile per la scuola supplire alla famiglia assente.




VIOLENZA DONNE: RUFFINO, LEGGE PUÒ REPRIMERE MA NON PREVENIRE

Dichiarazione dell’on. Daniela Ruffino (Azione):

     Non sono fino in fondo convinta che una legge, ben scritta e dettagliata quanto si vuole, possa modificare i comportamenti delle persone o incidere sulle pulsioni fono a modificarle. La legge può efficace nel reprimere un reato odioso e inumano come la violenza sulle donne, ma prevenirla richiede tutt’altro approccio. Meno social e più cinema, libri, teatro e, perché no, più giochi di strada e di quartiere con gli amici.


     Chi sono i soggetti titolati a vigilare sulla formazione dei ragazzi? I genitori prima di chiunque altro, poi la scuola, le associazioni sportive e artistiche frequentate dai ragazzi. La prevenzione della violenza si costruisce in un contesto sociale che sia insieme accogliente e formativo alla responsabilità, cioè alla coscienza di sé e alla coscienza dell’altro. Qui, è ovvio, ci arrampichiamo sugli specchi. Quali e dove sono i centri associativi? E i genitori, non offendo nessuno se li chiamo padre e madre, quanto vigilano sull’abuso del web e dei social?

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