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RUFFINO (AZ), DOPO UNIVERSITÀ ORA SI DISCRIMINA BRIGATA EBRAICA?

Dichiarazione dell’on. Daniela Ruffino (Azione):

     Non stupisce più, ma addolora sempre sentire gli slogan antisionisti, parenti stretti di quelli antisemiti, nelle manifestazioni pubbliche. Oggi è stata insultata la presidente Meloni e con lei i “sionisti assassini”, accomunando il governo Netanyhau e il popolo israeliano. L’antisemitismo è una malapianta dalle mille radici. Sono un disonore per la storia e i valori dei partigiani le parole con cui Franca Caffa ha escluso la partecipazione della Brigata ebraica alle manifestazioni del 25 aprile. La semina di tanto odio nella società sta dando frutti avvelenati a tutti i livelli, a cominciare dalla libertà di ricerca accademica, mortificata con il boicottaggio degli accordi con le Università israeliane dove peraltro si annidano i maggiori oppositori del governo Netanyhau. È una deriva civile alla quale la cultura accademica, quella autenticamente libera, dovrebbe porre un argine.



Milano-Cortina. Ruffino (Az): Giochi grande opportunità ma manca sguardo al futuro

“Siamo convinti che i Giochi invernali del 2026 siano una grandissima opportunità, a condizione però che lascino qualcosa in eredità ai territori una volta che si saranno concluse le gare. E invece quello che manca in questo provvedimento è proprio lo sguardo al futuro, a ciò che si dovrà lasciare per il dopo Giochi. Per questa ragione il nostro gruppo si asterrà”. Lo ha detto Daniela Ruffino, deputata di Azione-Per, intervenendo in dichiarazione di voto sul decreto per Cortina-Milano 2026. “Le Olimpiadi sarebbero state una grande opportunità anche per il Piemonte – ha aggiunto – se chi amministrava la città di Torino non avesse opposto una chiusura totale al dialogo. Ricordo ancora certe dichiarazioni dell’allora sindaca Chiara Appendino. Tocca dunque a Milano e Cortina, alle quali occorre garantire che gli impianti per le Olimpiadi saranno utilizzabili anche dopo, che gli interventi realizzati serviranno per migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini, che i Comuni non si troveranno sulle spalle, al termine dei Giochi, dei pesanti fardelli per la gestione degli impianti. Bisogna migliorare i trasporti, costruire anche spazi sportivi per i ragazzi. Le opere devono essere completate nei tempi previsti e devono essere fatte all’insegna della sostenibilità economica attuale e futura. Ci preoccupano sicuramente i tempi, le condizioni dei subappalti, la sicurezza nei cantieri. Ci preoccupa soprattutto – ha concluso Ruffino – la mancanza di una visione su quello che si intende lasciare quando i Giochi saranno finiti”.

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