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CORONAVIRUS: RUFFINO (FI), 'RISTORI IMMEDIATI O VIRUS CONTE DISTRUGGE ITALIA'

"Il lockdown mascherato imposto dal recente Dpcm è il colpo di grazia del governo su quelle categorie economiche, dai bar ai ristoranti, dalle palestre ai cinema e ai teatri, che fin da marzo stanno pagando un prezzo sanguinoso alla pandemia. Il ristoro immediato, e robusto, è una questione di vita o di morte per centinaia di migliaia di esercizi prima che soccombano sotto il 'virus Conte'. Ma nessun ristoro sarà adeguato se non accompagnato da una moratoria fiscale consistente, da prevedere almeno fino alla metà del 2021, senza la quale si rischia di aggiungere il danno delle tasse alla beffa del lockdown". Così Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia. "Il governo ha agito male e tardi rispetto a un'evoluzione della pandemia largamente prevista, e messa in dubbio soltanto da qualche 'riduzionista'. Si tratta ora di risarcire tutte quelle attività economiche finite nel mirino del governo impegnando tutte le somme che dovevano e potevano essere impegnate per potenziare il trasporto pubblico, migliorare la medicina territoriale, implementare la strategia dei tamponi. Tutto ciò che serve alla sanità è disponibile grazie al Mes sanitario. Ecco il vero punto di svolta: il governo dia ristoro generoso a tutte le attività economiche colpite dai suoi provvedimenti e utilizzi il Mes per potenziare il sistema sanitario. E mandi in soffitta le isterie ideologiche del M5S", conclude.





CORONAVIRUS: RUFFINO "ATTENZIONE A SOFFIARE SUL FUOCO"

"La guerriglia esplosa ieri notte a Napoli ha colto di sorpresa, ma soltanto per la sua dimensione. Si ipotizzava, e si temeva, una combustione tossica fra crisi sanitaria e impoverimento economico di larghi strati della popolazione. Quello visto ieri notte va oltre: perche' a una miscela esplosiva di suo, si e' aggiunta l'infiltrazione della criminalita' organizzata. A chi ha provato a soffiare sul fuoco della contestazione a De Luca, mi permetto un suggerimento: attenzione, prudenza, Napoli non e' solo in Campania, e' soprattutto una citta' italiana". Cosi' la deputata di Forza Italia Daniela Ruffino. "Imbastire una speculazione politica su quei fatti, come ha tentato di fare il sindaco De Magistris, e non solo lui, e' prova di assoluta cecita' politica - aggiunge Ruffino - E' facile attribuire la colpa della violenza all'incapacita' o alla timidezza del governo, oppure a una esagerata spavalderia del governatore-sceriffo. Piu' difficile e' trovare la risposta giusta a un'area crescente di profondo disagio sociale e di allarme sanitario. Se Conte riuscira' a distogliere lo sguardo dallo specchio e a valorizzare il contributo del Parlamento ne avrebbe un sicuro vantaggio il Paese, sia nel contrasto al virus sia nelle risposte alla crisi economica".





PARLAMENTO: RUFFINO (FI), 'OK CRIMI, PARLAMENTARI FARE PRIMA ESPERIENZA NEI COMUNI'

"Passare da un Parlamento composto da parlamentari estratti a sorte a un Parlamento i cui componenti abbiano prima fatto esperienza almeno come consiglieri comunali, il passo è notevole. Bisogna dare atto a Vito Crimi di avere ribaltato, fino a sconfessarle, le tesi bislacche del comico Beppe Grillo. Senza cospargersi il capo di cenere, Crimi riconosce implicitamente che c'è un deficit di cultura politico-amministrativa nei Cinquestelle, e quel deficit lo stanno scaricando sulle spalle degli italiani. Cosa più importante, il capo politico pro-tempore tenta un'inversione di rotta rispetto al più recente passato e smette di denigrare il ruolo del Parlamento, un tempo da aprire come una scatoletta di tonno". Così Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia. "Tutto bene, dunque? Non esattamente. Perché fare il consigliere nel più sperduto dei Comuni non significa frequentare una palestra o una scuola in cui allenarsi per fare poi il grande salto, sia la Regione o il Parlamento. Significa più semplicemente imparare ad ascoltare i cittadini, capirne le esigenze e le attese, e orientare le scelte della politica rispetto a quelle esigenze e a quelle attese, non sempre e non tutte legittime o accoglibili sul piano della ragionevolezza. In altre parole, fare il consigliere comunale è un antidoto potente contro il populismo e il mercato delle facili promesse. Per questo, forse, i parlamentari attuali del M5s dovrebbero candidarsi in massa alle prossime comunali. Potrebbero meglio capire perché hanno sbagliato tutto fin dalle origini", conclude.

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