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BANDI PNRR, RUFFINO (AZIONE): SI’ A FONTI RINNOVABILI COME IL LEGNO
“I prossimi bandi per il Pnrr promuoveranno finanziamenti per nuove centrali, per l’ammodernamento di impianti esistenti, per la costruzione di nuove reti efficienti a biomasse. Si tratta di un’ importante azione per provare a ridurre emissioni di gas serra e per rispondere alla crisi energetica in corso. Occorre dunque puntare su reti di teleriscaldamento alimentate da impianti che usino ad esempio il cippato di legno, biomasse forestali da filiera corta e cortissima.” Lo ha dichiarato in una nota la deputata di Azione Daniela Ruffino.
“Sì dunque a fonti rinnovabili, come il legno. l'Italia conta ben 11 milioni di ettari di boschi, pensiamo a quanti posti di lavoro potenziali potrebbero essere creati nel caso delle filiere bosco legno o filiere corte di valle. Dobbiamo puntare a ridurre o eliminare completamente nel nostro Paese, la dipendenza di forniture del dall'estero. I nostri boschi vanno gestiti, e non abbandonati. Ecco perché occorre urgentemente ripensare i piani forestali. Serve un cambio di passo veloce, servono risorse e progettazioni. Serve soprattutto assumere personale qualificato nei nostri comuni e territori, per accompagnare al meglio questa transizione.” Ha concluso così la deputata di Azione.
SALUTE DONNA: RUFFINO (Azione), BASTA AGIRE IN EMERGENZA, SERVE PIANO STABILE
"La pandemia che lentamente ci lasciamo alle spalle ha portato alla luce in questi ultimi due anni quanto il nostro Paese abbia bisogno di un'urgente riforma del sistema sanitario. Più fondi e attenzione alla medicina del territorio, ma soprattutto maggiori investimenti sulla ricerca per la prevenzione di malattie rare e oncologiche". Lo ha dichiarato in una nota la deputata di Azione Daniela RUFFINO in occasione della Giornata nazionale per la salute della donna."I fondi che arriveranno dai bandi del Pnrr possono fare molto, se ben amministrati. Il nostro partito - ha aggiunto la deputata di Azione - insiste da sempre, inoltre, sull'importanza dell'abbattimento delle liste d'attesa nella sanità pubblica soprattutto in presenza di pazienti fragili. Ripensare il sistema sanitario, vuol dire anche non creare cittadini di fascia A e fascia B. Anni di tagli indiscriminati, chiusure di interi reparti ed esigenze di territorio rimaste inascoltate, non possono trovare ancora spazio nel nostro Paese".