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Carceri. Ruffino (Az): un commissario non cancella la vergogna


“Sovraffollamento, condizioni detentive spesso disumane, carenza di personale, aumento dei suicidi, rivolte: il sistema carcerario italiano è al collasso e il governo non sa che fare, tra giustificazioni improbabili, assurde contraddizioni e proposte incapaci di affrontare una situazione che diventa ogni giorno più drammatica. Pensare che la soluzione possa essere la costruzione di nuove carceri, con la nomina di un commissario ad hoc, significa eludere tutti i veri nodi”. Così Daniela Ruffino, Deputata di Azione, che aggiunge: “Si direbbe che per questo governo l’importante sia sempre e solo trovare un modo per scaricare la colpa della propria inerzia sugli altri, rifugiarsi nella logica del poltronificio e nominare nuovi commissari per nascondere la propria incapacità. Le assunzioni promesse ancora non si vedono, il personale penitenziario è allo stremo, costretto com’è a lavorare e a vivere in condizioni indegne, esattamente come i detenuti, le condizioni igienico sanitarie nelle carceri sono da ordinanza di chiusura, il numero dei suicidi cresce drammaticamente giorno dopo giorno. E però si pretende di tenere in cella donne incinte e le madri con i loro figli. Purtroppo – conclude Ruffino - quella del carcere è un’altra Italia e non può bastare la nomina di un commissario per cancellare la vergogna”




Sanità, Ruffino (Az): “Governo dia risposte concrete sugli obiettivi per la salute dei cittadini”


"Sappiamo bene quanto la sanità pubblica in Italia versi in una situazione di difficoltà, in maniera particolare nelle aree interne del Paese in cui, spesso, la popolazione è talvolta soggetta a disparità e disuguaglianze a causa della distanza e dell’isolamento. Ho proposto un ordine del giorno al dl ‘Liste di attesa’ per garantire un accesso ai servizi di diagnosi, di cura, di riabilitazione e di prevenzione, in modo equo e paritario, indipendentemente dall’area geografica di appartenenza. Non è stato accolto perché ritenuto ripetitivo rispetto a un’azione di governo già messa in campo anche tramite il Pnrr. C’è però un problema enorme: per esempio, le tanto attese case della salute non potranno decollare per carenza di personale. E per quanto riguarda la telemedicina, si sta andando avanti lentamente e non c’è nessun tipo di integrazione con i servizi sociali. In questo modo non si raggiungono gli obiettivi, in particolare per i malati cronici. Il governo, dunque, dovrebbe realmente impegnarsi con risposte concrete per i cittadini”. 

Lo ha dichiarato Daniela Ruffino, deputata di Azione, intervenuta in aula alla Camera sugli ordini del giorno relativi al decreto ‘Liste di attesa’.




Pensioni. Ruffino (Az): contro inverno demografico più aiuti a giovani e famiglie


 “Siamo tutti d’accordo sulla necessità di contrastare l’inverno demografico, anche in chiave pensionistica, come dice il ministro Giorgetti. Però chi è al governo non può limitarsi alla denuncia, deve trovare soluzioni. E finora questo governo non le ha trovate”. Così Daniela Ruffino, deputata di Azione, che aggiunge: “Per molti pensionati la qualità della vita è fortemente compromessa, perché arrivare a fine mese è letteralmente un’impresa. I 614,77 euro di pensione minima non bastano spesso nemmeno a coprire le spese di prima necessità, tanto che c’è chi è costretto a scegliere tra l’affitto, le medicine e il supermercato. Contro l’emergenza demografica c’è bisogno di misure concrete in favore degli anziani e a sostegno dei giovani e delle famiglie, perché chi mette al mondo un figlio deve poterlo crescere dignitosamente e fare un figlio non può essere causa di povertà. Servono quindi più posti in asili nido, più tempo pieno, più servizi per la terza età. Stimo il ministro Giorgetti – conclude Ruffino – ma vorrei avesse dinnanzi agli occhi la fotografia della cruda realtà, sia per i nostri anziani che per chi sceglie di mettere al mondo dei figli”.




Giornalista aggredito. Ruffino (Az): solidarietà a Joly, sciogliere Casa Pound

“Massima solidarietà ad Alessandro Joly, il giornalista de La Stampa minacciato e aggredito nella notte da militanti di estrema destra all’esterno di un circolo in cui era in corso una festa di Casa Pound. Un episodio gravissimo, di stampo squadrista, un attacco inaccettabile alla libertà di stampa e alla democrazia che va condannato con la massima fermezza non solo con le parole ma anche e soprattutto con i fatti. La presidente Meloni e il ministro dell’Interno Piantedosi intervengano per sciogliere Casa Pound e tutte le organizzazioni neofasciste”. Così Daniela Ruffino, deputata piemontese di Azione.

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