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DPCM, RUFFINO (FI): GOVERNO VUOLE ASSEMBRAMENTI IL 23 e 30 DICEMBRE?

"Una normativa meticolosa, ricca di cavilli pignoli, fa presto a sconfinare nel ridicolo. C’è da dire che nel Dpcm “natalizio” il governo, in fatto di ridicolo, non si è fatto mancare nulla. Chiusi i centri commerciali nei giorni di Natale e Capodanno (e non serviva il Dpcm perché avrebbero chiuso comunque), ma chiusi nei giorni pre-festivi che senso ha? Significa ridurre il tempo per gli acquisti e significa che si creeranno assembramenti l’ultimo giorno utile di apertura. Nessuno ricorda che cosa accadde con l’orario corto dei supermercati a marzo e aprile? Code di ore e assembramenti all’esterno per fare la spesa, e guai a dimenticarsi del latte o del pane!". Così Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia."Si può circolare liberamente nelle grandi aree urbane, ma nei piccoli centri o nei paesi di montagna nessuno può muoversi per raggiungere un familiare nel paese vicino? Possibile mai che il brain trust di palazzo Chigi non ha saputo tirar fuori un coniglio dal cilindro? Tanto valeva annunciare la chiusura di ogni attività commerciale dal 20 dicembre al 7 gennaio e buonanotte! P.S. Dal Covid all’influenza: perché milioni di italiani non hanno ancora potuto fare il vaccino contro l’influenza?





SCI, RUFFINO (FI): SU RISTORI E PROTOCOLLI SANITARI CIPONTE SMUOVA UE

"Le esortazioni e il buon senso della cancelliera Angela Merkel sulla stagione sciistica non hanno trovato gran seguito nei Paesi europei. Questo non risparmia il governo italiano, finora il più risoluto nell’adottare misure restrittive, dall’obbligo di agire ad horas in sede europea per chiedere l’adozione di un comune protocollo sanitario e una congrua politica di ristori agli operatori e ai lavoratori del comparto sciistico". Così Daniela Ruffino, deputata piemontese di Forza Italia."Le tante, troppe proposte messe in campo per aprire gli impianti, in tutto o in parte, se e in che misura aprire gli alberghi, per quale periodo consentire gli spostamenti infraregionali, stanno creando una confusione incredibile con il risultato di alimentare aspettative fra gli operatori, impegnandoli a sostenere altre spese, e rischiare magari, a gennaio, di trovarsi di nuovo bloccati", si aggiunge.





UE: FI, 'SERVE ORGANO PARLAMENTARE DI INDIRIZZO E CONTROLLO SU RECOVERY'

"Una piramide burocratica, al cui vertice siede il presidente Conte affiancato da due ministri, subito sotto 6 manager e 300 tecnici: è con una simile ragnatela di competenze che il governo prepara la gestione dei 209 miliardi del Recovery Plan. Una struttura tentacolare destinata a bloccare ogni iniziativa per la semplice ragione che la realizzazione di qualsivoglia programma finirà stritolata nel conflitto di competenze. Ma è anche la peggiore soluzione per intavolare quel dialogo con l'opposizione auspicato dal presidente Mattarella e condiviso, a parole ma senza seguito concreto, dal presidente Conte". Lo scrive in una nota Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia. "Quei soldi vengono concessi all'Italia e la loro gestione riguarda questo e i futuri governi. Il buon senso dovrebbe allora suggerire, a questa maggioranza e a quelle che verranno dopo, di stringere da subito un accordo per riportare a un organismo parlamentare le decisioni politiche sull'impiego di quelle risorse. Inutile nascondere che un Paese come la Germania ha un vantaggio competitivo enorme potendo contare su un governo di grande coalizione, e dunque sulla condivisione piena di ogni decisione perché sostenuta da un'ampia maggioranza", conclude Ruffino.





MANOVRA: RUFFINO (FI), ITALIA IN GINOCCHIO E SINISTRA SOGNA LA PATRIMONIALE

"L'emendamento presentato da alcuni parlamentari di Leu e Pd alla legge di bilancio e' un'istantanea folgorante della distanza che separa la sinistra italiana dalla realta'. L'idea, formulata in un emendamento da deputati di Leu e Pd, di una tassazione progressiva sui patrimoni derivanti da attivita' mobiliari e immobiliari, a partire da 500 mila euro, fa a pugni con la condizione di crisi nera in cui versano autonomi, professionisti, commercianti e il terziario in genere". Cosi' Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia. "A un Paese che ha impegnato gia' oltre 110 miliardi per cassa integrazione ai lavoratori e ristori alle imprese, come si puo' chiedere di pagare una tassa sui risparmi senza scatenare un sentimento di rivolta sociale? Al proprietario di uno o piu' negozi concessi in affitto, che non riscuote l'affitto da sei o sette mesi, lo Stato dovrebbe ora imporre una tassa dello 0,2 o dello 0,5% per il valore di quei negozi? Se non e' questa follia allora non esistono piu' i folli. Chi pensa di ricostruire l'Italia nel post-Covid attraverso l'uso massiccio della leva fiscale non ha ancora capito che cosa e' successo in questi mesi. I 200 miliardi del Recovery plan non sono per finanziare monopattini o incentivare l'uso delle biciclette. No, servono per le generazioni future, quindi servono per costruire un Paese piu' smart, digitalizzato come gli altri Paesi, e in grado di spezzare i lacci che imbrigliano la crescita. Piu' cresce la produzione e piu' ricco diventa l'erario. Piu' tasse si mettono, meno cresce l'Italia".





CORONAVIRUS: RUFFINO (FI), 'REGIONI PROMOSSE, ORA CONSERVARE NUOVO STANDING'

"Il governo si prepara a rivedere la geografia cromatica regionale e da Palazzo Chigi trapelano buone notizie per tutte o quasi le Regioni, compreso il Piemonte, per molte delle quali si annuncia un upgrading da rosso ad arancione o da arancione a giallo. Tutti tiriamo un sospiro di sollievo, e insieme di preoccupazione. I presidenti di Regione sono infatti consapevoli che i migliorati dati epidemici non devono indurre al relax ma, al contrario, si impongono misure poco lassiste per non ritrovarsi da qui a qualche mese precipitati nell'inferno di nuove restrizioni". Così Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia. "È importante, e in questo concordo con le indicazioni del Cts accolte dal governo, tenere basso l'indice Rt perché significa, passate le festività, dare respiro alla stagione turistica invernale. È la linea saggia scelta in Germania dalla cancelliera Angela Merkel. Non meno importante, però, è accelerare un accordo europeo sulla stagione sciistica. Le aperture annunciate dall'Austria rischiano di innescare una spirale incontrollata con un inasprimento della curva epidemica. Per questo motivo concordo con quanti sostengono la necessità, per chi dovesse recarsi in Austria o in altri Paesi per sciare, di sottoporsi a tampone prima del rientro in Italia", conclude.

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