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Scuole al freddo; Rivarolo Canavese  ed altri Istituti Superiori al freddo: intervenga la città Metropolitana. 

A causa dell’ennesimo guasto tecnico da alcuni giorni molte aule dell'istituto Aldo Moro di Rivarolo Canavese sono al freddo, con temperature ben al di sotto delle soglie di legge e gli studenti che protestano perché non sono idonee per le lezioni. Era già capitato un anno fa, ed avevamo criticato l'assenza delle istituzioni nella manutenzione degli impianti. In un anno a quanto pare la situazione non è migliorata.  Sergio Bartoli, Sindaco di Ozegna, si unisce a sottolineare la problematica: <Molti ragazzi del mio paese e dei comuni vicini, frequentano il Moro e si sono rivolti a me per cercare di capire dove sia il problema e come risolverlo una volta per tutte. Capisco che un guasto possa accadere a tutti, ma quando i guasti si ripetono con frequenza il problema diventa strutturale. E va risolto. Chiedo alla Città Metropolitana di Torino,  che è l'ente competente per gli istituti superiori di farsi carico di intervenire, non solo per il guasto del momento ma per dare sicurezza di un servizio  per il futuro. Per garantire ai ragazzi non solo il diritto a studiare ma anche di poterlo fare in ambienti sicuri e idonei”. 

Conclude il Sindaco Bartoli

“La scuola deve avere la priorità, deve essere accogliente e sicura. Anche il riscaldamento e’ un elemento di sicurezza e di attenzione verso i nostri ragazzi, già penalizzati nel raggiungere gli istituti a causa della scarsità del trasporto pubblico locale”.




Disturbi alimentari. Ruffino . Fondo va reso strutturale, emendamento a Milleproroghe

“Il fondo per il contrasto ai disturbi dell’alimentazione non solo va rifinanziato, ma va anche reso strutturale, con risorse certe. Presenterò un emendamento al decreto Milleproroghe in tal senso, perché si tratta di garantire tutto il supporto possibile alle quasi quattro milioni di persone, per lo più ragazzi in età adolescenziale e preadolescenziale, che combattono contro anoressia bulimia, bigoressia, binge eating”. Lo dichiara Daniela Ruffino, deputata di Azione, che aggiunge: “La scelta del governo di non rifinanziare con l’ultima legge di bilancio il fondo da 25 milioni istituito dal governo Draghi si commenta da sola. E’ stato uno schiaffo inaccettabile ai più fragili e alle loro famiglie, una scelta grave, destinata a bloccare progetti già avviati e a determinare la chiusura di molti ambulatori specializzati, lasciando così pazienti e famiglie senza punti di riferimento. Io sarò in piazza sabato a Torino, insieme alle tante associazioni che in tutta Italia si sono mobilitate per chiedere l’immediato ripristino dei fondi. Il governo ammetta l’errore e rimedi, trovando una soluzione strutturale. Un Paese civile – conclude - non lascia soli i più deboli”.




PENSIONI: RUFFINO, DURIGON VUOLE MEDICI IN SERVIZIO FINO A 80 ANNI?

Dichiarazione dell’on. Daniela Ruffino (Azione):

     È lecito dubitare che il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon conosca la materia delle pensioni. Conosce, invece, come il suo segretario Salvini, il modo per raggirare gli italiani vicini alla pensione e quelli che cercano lavoro per averne una chissà quando. Come può una persona che sia un minimo ragionevole affermare che si daranno incentivi per trattenere i medici in servizio quando la carenza di personale sanitario imporrebbe di assumere 30 mila medici e almeno 50 mila infermieri? Sa Durigon che già oggi i medici ospedalieri possono rimanere in servizio fino a 70 anni? Pensa forse di trattenere un cardiochirurgo fino a 75 anni?

     Intanto i giovani laureati in medicina, la cui formazione è costata qualche milione di euro allo Stato italiano, prendono la strada della Germania, della Danimarca o dell’Olanda dove cercano personale qualificato, giovane e motivato a cui assicurano ottime remunerazioni. Una politica tanto dissennata e priva di ogni bussola lascerà macerie in tutta l’Italia, e non solo nella sanità.

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