RNEWS Comunicati stampa

 



PD: RUFFINO, SCHLEIN HA CAPITO CHE CONTE È FASCIO-QUALUNQUISTA?

Dichiarazione dell’on. Daniela Ruffino (Azione):

È vero che è meglio tardi che mai, Elly Schlein però dovrebbe sbrigarsi a liberare il Pd dalla sottomissione politica e culturale al fascio-qualunquismo di Giuseppe Conte. Lo hanno capito i deputati Onori e Castaldo, usciti dal M5S e accolti da Azione. L’alternativa alla destra per essere credibile e praticabile è una sola: riformista e liberale. Conte è la stampella della destra su questioni cruciali come l’immigrazione, la Rai e l’Europa. Conte è agli antipodi del riformismo e del liberalismo e la presenza sua e del M5S è incompatibile con una coalizione che voglia essere competitiva e seriamente alternativa alla destra.




D. RUFFINO, ASKATASUNA CAMBI, LOTTA ARMATA NON PUÒ ESSERE “BENE COMUNE”

Dichiarazione dell’on. Daniela Ruffino (Azione):

     Lo scorso 26 dicembre la Cassazione ha confermato quanto già ravvisato dal Tribunale di Sorveglianza di Torino circa i caratteri di lotta armata e preordinata provocazione di scontri con le forze dell’ordine per gli attacchi ai cantieri Tav: questa era l’istantanea della Cassazione. Riconoscere il centro sociale Askatasuna come “bene comune” significa quanto meno stravolgere i pronunciamenti di due organi giudiziari. Ha sbagliato il sindaco Lo Russo ad assumere una decisione senza neppure pretendere che gli agitatori del centro sociale facessero ammenda delle violenze provocate in trenta anni.

     Diverso il discorso se Askatasuna diventa un presidio di servizi sociali e accetta di chiudere la stagione buia della lotta No Tav. Tutto ciò che può arricchire la vita civile di Torino e migliorare l’integrazione sociale è da salutare positivamente.




ENTI LOCALI. RUFFINO (Az): PUNITI ANCORA UNA VOLTA I PICCOLI COMUNI, TAGLIO FOLLE, GOVERNO RIMEDI

“Il governo reintegri il fondo per investimenti destinato ai Comuni con meno di mille abitanti che ha deciso di tagliare, con una scelta inspiegabile, nella legge di bilancio 2024. Non è possibile che a pagare, per fare un po’ di cassa, siano ancora una volta i più deboli”. Così Daniela Ruffino, deputata di Azione, che aggiunge: “Tra le tante brutte sorprese nascoste nell’ultima manovra c’è anche la sostanziosa sforbiciata delle risorse destinate ai piccolissimi Comuni per la messa in sicurezza di scuole, strade ed edifici pubblici, per l’abbattimento delle barriere architettoniche, per l’efficientamento energetico, per lo sviluppo territoriale sostenibile. Da 172 milioni previsti, il fondo è stato ridotto per il 2024 a 128 milioni, con un taglio di ben 44 milioni, pari a oltre il 25%. Altri tagli seguiranno nei prossimi anni. Questo significa che ogni Comune sotto i mille abitanti riceverà nel 2024 58mila euro anziché gli 85mila attesi, differenza che a qualcuno può sembrare evidentemente irrilevante ma che per i sindaci pesa moltissimo, soprattutto se hanno fatto piani di investimento pluriennali e si ritrovano improvvisamente senza coperture. Il governo – conclude Ruffino - la smetta di accanirsi sui piccoli Comuni e rimedi quanto prima a questa ingiustificabile follia”.




GIORNO MEMORIA: RUFFINO, LE RADICI DELL’ODIO NON SONO ANCORA MORTE

Dichiarazione dell’on. Daniela Ruffino (Azione):

     La morte ha colto Bruno Segre, memoria viva e operosa della Resistenza al nazifascismo, e mi piace ricordarlo, cittadino onorario di Giaveno, nel giorno in cui si celebra il “Giorno della Memoria”. La sua vita e il suo impegno civile e politico sono la testimonianza di quanto lunga e ancora non conclusa è la lotta per affermare i valori della vita e della dignità della persona. Vittima dell’odio scatenato dalle leggi razziali del 1938, Bruno Segre è stato e rimane un simbolo alto per tutti coloro che credono nella libertà e nella democrazia. Spegnere l’odio razziale significa risalire alle radici della tragedia in cui precipitò l’Europa nel secolo scorso.

     Quelle radici non sono ancora morte e sprigionano veleni che stanno intossicando le nuove generazioni. Esse vanno recise in modo netto e limpido, senza ambiguità o reticenze, per ricondurre la storia alla verità dei fatti. Solo operando nella chiarezza potremo restituire senso al presente e speranza nel futuro.

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