Dibattito in Aula sui ricorsi elettorali



“Propongo all’Aula di sottoscrivere, di qui a luglio, giorno in cui si conoscerà la decisione del Tar in merito ai ricorsi sulle liste elettorali, un’agenda politica che includa una serie di temi da trattare nell’interesse del Piemonte e dei piemontesi”. È questo il nocciolo della comunicazione svolta il 24 febbraio in Aula dal presidente della Giunta regionale Sergio Chiamparino, in merito alle accuse di Giuliano Soria e alla questione ricorsi.
“Per quanto riguarda la affermazioni di Soria - ha esordito il presidente Chiamparino - non ho difficoltà a dimostrare in qualunque sede la falsità delle sue dichiarazioni. I miei legali stanno valutando le possibilità di sporgere querela, dal momento che si tratta di dichiarazioni che si riferiscono a fatti risalenti a un decennio fa e sono numerose le difformità tra quanto affermato da Soria nel corso dei vari processi”.
“Sui ricorsi - ha continuato il presidente della Giunta - non intendo nascondermi e non voglio si replichi il film che ha caratterizzato la scorsa legislatura. La nostra vittoria politica è stata netta e inconfutabile ma il Piemonte vive una fase di passaggio su molti fronti: è reduce da una situazione di precommissariamento del piano sanitario, sta affrontando una partita impegnativa sul fronte dei tagli strutturali, sta sperimentando l’attuazione della legge sul riordino delle Province, deve affrontare il nodo del riordino delle partecipate… Alla luce di un momento così delicato ritengo che dimettermi ora sarebbe una fuga più di un atto di responsabilità e propongo all’Aula un patto politico che consiste nel formulare un’agenda su temi condivisi da affrontare da qui al 9 luglio, data entro cui si deciderà se proseguire la legislatura o ridare la parola ai piemontesi”.
Il gruppo M5S: “Riconosciamo che la vittoria del presidente Chiamparino è chiara e inequivocabile ma la partita va giocata secondo le regole ed è bene che non ci siano ombre sulla regolarità del procedimento elettorale perché la coalizione di centrosinistra ha puntato molto sulla legalità. Le firme per il Pd e per il listino del presidente della Giunta vennero decise dal capogruppo Gariglio e dal presidente Chiamparino e devono prendersene la responsabilità. Per quanto riguarda la proposta di Chiamparino sulle emergenze possiamo essere d’accordo, su come affrontarle probabilmente no”.
E’ intervenuto anche il Gruppo Forza Italia: “A differenza di quanto successo nella scorsa legislatura questa mattina la minoranza si è presentata senza cartelli e senza incitare proteste perché ha deciso di discutere civilmente su fatti oggettivamente gravi. Al centro del dibattito odierno c’è la legalità, il ‘cavallo di battaglia’ maggiormente utilizzato dalla maggioranza nel corso della campagna elettorale. Per quanto riguarda la proposta del presidente della Giunta non abbiamo problemi né sui temi né sui tempi: la sola cosa che c’interessa è il bene del Piemonte e dei piemontesi che speriamo non siano stati presi in giro proprio nel nome della legalità”.
Il Gruppo PD: “Il presidente Chiamparino gode della nostra massima fiducia sua per quanto riguarda la questione Soria sia sulla questione firme e rigettiamo ogni parallelismo con la precedente maggioranza consigliare perché il piano giuridico non è il medesimo e perché non siamo interessati a trascinare la questione per mesi e mesi in attesa di una sentenza e prorogare la vita della legislatura. Rivendico la correttezza e l’onestà del Pd. Siamo per fare la massima chiarezza e ho inviato tutte le persone coinvolte nell’indagine a dare la massima collaborazione per le indagini. Se qualcuno ha violato le regole me ne assumo le responsabilità”.
Il Gruppo FdI ha sottolineato che “la situazione è molto diversa da quella della Giunta precedente innanzitutto perché allora i problemi riguardavano liste di gruppi minoritari mentre ora il listino del presidente. Se per agenda condivisa il presidente della Giunta intende individuare temi e tempistiche di approvazione di provvedimenti importanti come quello della casa, allora stiamo parlando di un confronto tra maggioranza e minoranza nell’interesse della regione”.
La Lega Nord ha notato inoltre che “nella scorsa legislatura la Magistratura non ha tenuto conto del risultato elettorale ma solo delle irregolarità perché viviamo in un paese in cui l’azione politica è condizionata dalla magistratura, che si appoggia alle testate giornalistiche maggiori a favore soprattutto del centrosinistra”.
Il Sel ha dichiaro che anche se “non condividiamo tutte le scelte e le decisioni della Giunta, siamo convinti sia lui il presidente di cui il Piemonte ha bisogno”.
Al termine del dibattito il presidente Chiamparino ha ringraziato i consiglieri per il tono e per la sostanza degli interventi e ha ribadito di avere profonda fiducia sia nella magistratura sia nella politica, nella convinzione che “presentare oggi le dimissioni avrebbe potuto forzare in qualche modo il giudizio dei magistrati. Non possiamo deresponsabilizzarci e dobbiamo governare la nave con coerenza ed equilibrio fino a quando si può”.

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