ORDINE DEL GIORNO E COMUNICATO STAMPA OSPEDALE DI CARMAGNOLA
ORDINE DEL GIORNO
PREMESSO che con D.G.R. n. 1-600 del 19/11/14 la Giunta Regionale ha
approvato il programma di adeguamento della rete ospedaliera piemontese
rispetto alle disposizioni della L. 135/2012 e a quanto previsto dal Patto per
la salute 2014/2016;
TENUTO CONTO che l’ospedale di Carmagnola è stato inserito nell’azienda ASLTO5 con il
ruolo di Ospedale di Base sede di PS.;
VERIFICATO
CHE la D.G.R. n 1-600, nella tabella per l’area TO
SUD-EST, sempre per l’azienda ASLTO5, assegna per i tre ospedali presenti nella
ASL le seguenti specialità:
·
Ospedale Santa Croce di
Moncalieri - numero
10 specialità
·
Ospedale Maggiore di Chieri - numero 9 specialità
·
Ospedale San Lorenzo di
Carmagnola - numero 2 specialità
La medesima tabella prevede inoltre ancora n. 12 specialità da assegnare
ai presidi della ASLTO5.
TENUTO CONTO delle problematiche
e delle ricadute sul territorio che la chiusura dei servizi di eccellenza
sanitaria, vista anche la chiusura definitiva già avvenuta del punto nascita e
dell'ostetricia e della ginecologia, causerebbe ai fruitori delle prestazioni
sanitarie e socio assistenziali, del Carmagnolese.
il Consiglio Regionale
IMPEGNI
la Giunta Regionale
a mantenere, rispetto le n. 12 discipline ancora da assegnare, presso
l’Ospedale di Carmagnola, le tre seguenti specialità:
- · specialità recupero e riabilitazione
- · specialità urologia
- · specialità oncologia senza letti
Ad attivarsi affinchè
le camere operatorie che saranno utilizzate per
le specialità di chirurgia generale e urologia siano supportate da unità di
letti anti shock, a disposizione sia degli interventi sia per il pronto
soccorso;
A potenziare le unità di anestesia anche a supporto del Pronto Soccorso H. 24;
Ad individuare per l’Ospedale S. Lorenzo di Carmagnola, in considerazione della
disponibilità dei posti letto, la
specialità di Post Acuzie / Lungodegenza.
OSPEDALE DI CARMAGNOLA
LA VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO RUFFINO:
“LA REGIONE GARANTISCA ALMENO CINQUE SPECIALITà”
Presentato un Ordine del giorno per aggiungere
riabilitazione, urologia e oncologia alle due previste
al momento
Con la riorganizzazione della Rete ospedaliera
approvata dalla Regione Piemonte, l’Ospedale San Lorenzo di Carmagnola
è stato inserito nell’ASL To5 per l’area Sud-Est di Torino, insieme al
Santa Croce di Moncalieri e al Maggiore di Chieri.
Al presidio, che
ha il ruolo di ospedale di base sede di pronto soccorso, al momento
sono state destinate solo due specialità (medicina e chirurgia
generale), rispetto alle 10 attribuite a Moncalieri e alle 9 di
Chieri. Su altre 11 l’Asl deve ancora definire una assegnazione.
“Considerato che stiamo parlando di servizi sanitari
d’eccellenza - sottolinea la
vicepresidente del Consiglio Regionale, Daniela Ruffino - e che una loro chiusura aggiungerebbe altre difficoltà
al territorio Carmagnolese, dove sono stati già chiusi il punto nascita,
ostetricia e ginecologia, ho chiesto con un ordine del giorno in Consiglio che
la Regione garantisca almeno cinque specialità al San Lorenzo, aggiungendo
recupero e riabilitazione, urologia e oncologia, quest’ultima senza letti, ai
soli due reparti previsti al momento dalla riorganizzazione ospedaliera.”
Nell’ordine del giorno si chiede, anche, che le camere operatorie per le
specialità di chirurgia generale e urologia siano supportate da unità
di letti anti shock (a disposizione sia degli interventi sia per il
pronto soccorso), di potenziare le unità di anestesia anche a
sostegno del pronto soccorso h24 e di individuare per
l’Ospedale di Carmagnola la specialità di Post Acuzie/Lungodegenza,
considerata la disponibilità dei posti letto.
“Noi ci aspettiamo nel Consiglio Comunale aperto del
13 febbraio delle rassicurazioni da parte dell’assessore Saitta, perché, con la
delibera approvata dalla Regione a novembre e la nuova di fine gennaio, il
timore è che l’ospedale di Carmagnola venga ulteriormente depotenziato e che i
reparti presenti attualmente vengano assegnati a Chieri o Moncalieri - aggiunge il consigliere comunale Alessandro
Cammarata - A questa
insicurezza si somma anche quella sul taglio dei posti letto, che già nel
documento di novembre risultava maggiore a quanto previsto dall’ex assessore
Cavallera e che, adesso, non sappiamo se peserà ancora di più su Carmagnola.
Parliamo di un ospedale di nuova costruzione, con due sale operatorie
estremamente attrezzate e una logistica importante per l’utenza locale.
L’ipotesi di un ulteriore depotenziamento è negativa e in totale contrasto con
le posizioni a favore del nostro presidio ospedaliero espresse, prima del voto,
da esponenti del Pd. Ora ci sembra di assistere all’esatto contrario.”
“Ritengo che questo sia un momento fondamentale per il
futuro del nostro ospedale non solo per la città di Carmagnola, ma per tutto il
territorio che gravita attorno ad essa - sottolinea Gianluigi Surra - La politica locale deve tornare a farsi sentire
ai piani alti.”