ASSENZA NEVE E CALENDARIO SCOLASTICO Mozione della vicepresidente del Consiglio Regionale Ruffino: "Alle nostre montagne serve una replica delle vacanze di Natale"
ASSENZA NEVE E CALENDARIO SCOLASTICO
> Mozione della vicepresidente del Consiglio Regionale Ruffino:
> "Alle nostre montagne serve una replica delle vacanze di Natale"
"Le vacanze lunghe a Carnevale erano state già introdotte e
testate con successo quattro anni fa, per cui chiedo alla Giunta di
reintrodurle in modo stabile nel calendario scolastico piemontese, alla
luce dell'aiuto importante che ciò rappresenterebbe per il sistema del
turismo invernale, fortemente penalizzato dal cambiamento
climatico in atto e dalla siccità nevosa che ha colpito i nostri
comprensori. Alle nostre montagne serve una replica delle vacanze di
Natale: a parlare è la vicepresidente del Consiglio Regionale, Daniela
Ruffino, che sul tema presenterà una mozione a Palazzo Lascaris.
Questa
mattina a Cesana Torinese, l'esponente azzurra ha incontrato, i Sindaci
dei Comuni olimpici e di Bardonecchia, con i gestori di Vialattea e
Colomion.
"Oltre a sollecitare una moratoria sui mutui anche per le
società proprietarie degli impianti di risalita, come chiesto
dall'Uncem, e saldare i contributi che la Regione deve al settore -
prosegue Ruffino - chiedo alla Giunta di dichiarare lo stato di crisi e
di prevedere uno specifico sostegno per i lavoratori di questo comparto,
che rappresenta il più importante per il turismo del Piemonte e genera
un indotto di produzione ed occupazione pari a quello di una grande
fabbrica".
MOZIONE
ai sensi
dell’articolo 18, comma 4, dello Statuto e
dell’articolo
102 del Regolamento interno
Oggetto:
Emergenza neve Regione Piemonte
PREMESSO che il sistema
neve del Piemonte è uno dei primi collettori di domanda turistica in Regione
che genera un indotto di produzione stimato dall’Università di Torino tra i 500
e i 700 milioni di Euro (dati 2013), oltre ad
impiegare 1000 addetti diretti;
CONSIDERATO che le montagne
del Piemonte contano 54 stazioni sciistiche con oltre 270 impianti di risalita,
tra cui 12 snowpark e 1300 chilometri di piste;
CONSIDERATO
che
con la Legge regionale del 26 gennaio 2009, n. 2 la
Regione si impegna a riqualificare e valorizzare i territori montani e le aree
sciabili collegate, in termini di coesione sociale, economica, territoriale e
di sviluppo del turismo e sostiene le attività connesse alla pratica dello sci
ed ogni altra attività sportiva;
TENUTO
CONTO che
da 90 anni, ovvero da quando si dispone di dati attendibili, sulle
Alpi Piemontesi, non si registra una mancanza di precipitazioni nevose come
quella a cui stiamo assistendo in questa stagione 2015-2016, con temperature
ben al di sopra della media del periodo;
CONSIDERATO che l’Agenzia
regionale per la Protezione Ambientale, precisa che a “tutte le quote”, manca
tra il 50 ed il 90% della neve che in media è accumulata in questo periodo;
TENUTO CONTO che nonostante l’accensione degli
impianti di innevamento abbia garantito un minimo di sciabilità nei vari
comprensori, la mancanza di neve sta avendo serie ripercussioni sull’intera
filiera economica, a partire dai gestori degli impianti di risalita, aggravati
anche dalle spese sostenute per il funzionamento dei sistemi di innevamento,
alle varie attività commerciali e turistiche, fino agli artigiani e i
professionisti che operano nel settore;
CONSIDERATO inoltre che senza interventi concreti,
si rischia di mettere in gravissima difficoltà il turismo, il comprensorio
sciistico e l’economia della Montagna. I mancati incassi della stagione in
corso porteranno alla chiusura delle stazioni sciistiche maggiormente in crisi
e comprometteranno la capacità di molte aziende di far fronte agli ingenti
costi di investimento tecnologici necessari ad adeguarsi ai cambiamenti
climatici in corso;
Preso atto che vista l’emergenza e le grandi difficoltà
che vive attualmente il settore turistico invernale sono in molti a chiedere la
modifica del calendario scolastico regionale, in particolare di aggiungere al
tradizionale ponte di Carnevale un numero di tre giorni di interruzione per arrivare
così ad una settimana intera di vacanza;
CONSIDERATO inoltre che tale misura consentirebbe
durante il mese di febbraio, quando le condizioni climatiche sono normalmente
più favorevoli all’attività sciistica, di alimentare turisticamente i
comprensori sciistici piemontesi, di fatto smorzando l’impatto economico
negativo dovuto ai rischi climatici di inizio stagione e delle vacanze di
Natale;
VALUTATO che la modifica
del calendario scolastico, come sopra indicato, era stata introdotta in modo sperimentale quattro anni
fa e ben accolta dagli operatori del settore
turistico che da qualche anno lamentavano l´abolizione della settimana bianca
dal calendario scolastico, che garantiva migliaia di posti di lavoro e, allo
stesso tempo, i 200 giorni di scuola previsti per legge;
PRESO ATTO
che l’allungamento delle
vacanze di Carnevale può essere una soluzione, tra l’altro sperimentata da
sempre in altri Paesi, come ad esempio in Francia, senza che ciò abbia ripercussioni
negative sulla didattica
il
Consiglio regionale
IMPEGNA
la
Giunta regionale
- a individuare una
soluzione che possa garantire il giusto equilibrio tra le esigenze didattiche
legate all’anno scolastico e quelle del turismo montano piemontese.
Prima firmataria
Daniela Ruffino