COMUNI, RUFFINO (FI): “BENE OK MOZIONE SU SEGRETARI COMUNALI. ORA GOVERNO ACCELERI”




COMUNI, RUFFINO (FI): “BENE OK MOZIONE SU SEGRETARI COMUNALI. ORA GOVERNO ACCELERI”

“È motivo di grande soddisfazione l’approvazione unanime alla Camera della mia mozione che impegna il governo a colmare i vuoti di organico dei segretari comunali, soprattutto nei di piccoli comuni che hanno visto bloccata o azzerata la vita amministrativa. Un vuoto che non può essere colmato nei tempi lunghi del concorso, ma, con apposite iniziative normative, attribuendo, come io ho chiesto nei miei interventi, ruolo e funzioni ai vicesegretari, laddove tale figura sia presente. Bene anche la decisione di attribuire allo Stato le spese per la nomina dei segretari comunali nei piccoli comuni. Una battaglia che ho condotto con tenacia e alla fine è stata premiata avendo incontrato la sensibilità di tutti i gruppi parlamentari”.
Lo dichiara, in una nota, Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia.

“Nel decennio 2010-2019 il numero dei segretari comunali è diminuito drasticamente, passando dai 3.569 agli attuali 2937. Con una sofferenza particolare per i Comuni sotto i 10 mila abitanti: è bene ricordare che le sedi senza un titolare sono 1.729 sulle 4 mila negli enti sotto i 10 mila abitanti. Ma la figura del segretario comunale è supporto indispensabile per garantire la legittimità degli atti amministrativi. Senza la sua presenza non può tenersi il Consiglio comunale, non possono essere firmati gli atti, bandite le gare d'appalto, gestiti i contenziosi, e migliaia di opere sono bloccate. Ora attendiamo il Milleproroghe per concretizzare le azioni”, conclude.




Mozione approvata On. Daniela Ruffino:


La Camera,
premesso che:
i segretari comunali e provinciali svolgono un ruolo fondamentale per le autonomie locali, dovendo assicurare la direzione complessiva ed il coordinamento dell'intera struttura amministrativa comunale, oltre alle delicate funzioni in materia di trasparenza, prevenzione della corruzione e controlli interni;
il ruolo e le funzioni del segretario comunale e provinciali sono stabiliti dall'articolo 97 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 (Tuel);
la figura summenzionata svolge una serie di compiti, i principali dei quali sono di collaborazione e di assistenza giuridico-amministrativa nei confronti degli organi elettivi dell'ente, in ordine alla conformità dell'azione amministrativa alle leggi, allo statuto ed ai regolamenti;
il segretario, inoltre, ai sensi dell'articolo 97, comma 4, del Tuel, partecipa con funzioni consultive, referenti e di assistenza alle riunioni del consiglio e della giunta e ne cura la verbalizzazione; esprime il parere di cui all'articolo 49 del Tuel, in relazione alle sue competenze, nel caso in cui l'ente non abbia responsabili dei servizi; roga, su richiesta dell'ente, i contratti nei quali l'ente è parte e autentica scritture private ed atti unilaterali nell'interesse dell'ente; esercita ogni altra funzione attribuitagli dallo statuto o dai regolamenti, o conferitagli dal sindaco o dal presidente della provincia ed esercita le funzioni di direttore generale nell'ipotesi prevista dall'articolo 108, comma 4, del Tuel;
la Corte costituzionale, con la recente sentenza n. 23 del 22 febbraio 2019, ha affermato che le funzioni del segretario comunale costituiscono, oltre a una garanzia del rispetto della legge e della regolarità delle procedure, anche un fondamentale supporto all'elaborazione dell'indirizzo politico dell'ente e alla direzione apicale dell'intera struttura amministrativa, stante «l'immediatezza di rapporto con il vertice del comune»;
a livello nazionale il numero dei segretari comunali dal 2010 al 2019 è diminuito di 659 unità, passando da 3.569 rilevati nel novembre 2010 ai 2.937 rilevati a giugno 2019, e la situazione si presenta più critica soprattutto nei piccoli comuni;
secondo gli ultimi dati riportati dall'Anci, solo a titolo di esempio, in Abruzzo, su 135 comuni con meno di 3.000 abitanti, 111 sono sprovvisti del segretario comunale; in Liguria, su un fabbisogno di 238 autonomie locali, alla fine del 2019 resteranno 68 segretari comunali;
considerato che ciascuna sede riunisce, spesso, più di un piccolo municipio, anche con poche centinaia di abitanti, nella pratica un comune su due dei quasi 8 mila totali è amministrato senza l'indispensabile figura del Segretario comunale;
come riportato dalle maggiori agenzie di stampa, l'Anci e l'Upi, con una lettera inviata già al Governo Conte I, hanno denunciato una «grave carenza» di segretari comunali, soprattutto di «fascia C» ovvero quelli abilitati per le amministrazioni più piccole, sotto i 3 mila abitanti;
la situazione, infatti, è diventata drammatica soprattutto in riferimento ai piccoli comuni che si trovano sprovvisti di una figura fondamentale a supporto dei sindaci per la quotidiana attività amministrativa, soprattutto alla luce delle continue interpretazioni normative che implicano scelte e responsabilità gravose non solo per il bene comune dei cittadini ma anche per la tutela e la salvaguardia del ruolo del sindaco stesso;
i meccanismi di reclutamento, già intrinsecamente farraginosi, sono negli ultimi anni entrati in stallo: ad oggi, le uniche procedure di reclutamento aperte sono quelle avviate con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 24 aprile 2018, con il quale è stata prevista l'assunzione di 291 borsisti al sesto corso-concorso di formazione per il conseguimento dell'abilitazione richiesta ai fini dell'iscrizione di 224 segretari comunali nella fascia iniziale dell'albo, per cui si sono appena concluse le prove scritte, e quella promossa, il 20 febbraio 2019, dal consiglio direttivo per l'albo nazionale dei segretari comunali che ha deliberato l'indizione di un ulteriore concorso pubblico per l'assunzione di 171 unità;
a ciò si aggiunga che l'espletamento pluriennale del corso-concorso, se pur necessario, rischia di non rappresentare la soluzione decisiva alla carenza cronica delle figure apicali della pubblica amministrazione, se individuato come unica possibilità di reclutamento;
sebbene la programmazione di due procedure concorsuali sia un fatto certamente positivo è da considerarsi non sufficiente ad ovviare, nel breve periodo, alle ampie e strutturali carenze che caratterizzano attualmente la categoria;
il Presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, intervenendo ad Arezzo per l'assemblea nazionale Anci, il 20 novembre 2019, ha assunto l'impegno di un concorso in tempi celeri ritenendo «decisivo intervenire per assicurare la presenza di segretari comunali in tutti i Comuni, anche in quelli piccoli»;
nonostante i proclami del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, si registra, ancora oggi, l'allarme relativo alla drammatica carenza dei segretari comunali che rischia di paralizzare, a tutti gli effetti, lo svolgimento della ordinaria attività amministrativa e il buon andamento degli uffici pubblici, assumendo i caratteri di una problematica di portata nazionale, tale da richiedere con urgenza interventi risolutivi;
il decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162, cosiddetto «milleproroghe», all'articolo 1, comma 2, lettera b) interviene sull'articolo 1, comma 6-quater, del decreto-legge n. 216 del 2016, prorogando al 31 dicembre 2023 il termine per l'utilizzo temporaneo di segretari comunali da parte del Dipartimento della funzione pubblica, al fine di garantire il rafforzamento delle attività di semplificazione delle norme e delle procedure amministrative e di monitoraggio dei servizi resi dalla pubblica amministrazione alle imprese e ai cittadini, nonché delle attività connesse alla gestione del personale in eccedenza,
impegna il Governo:
1) ad adottare tempestivamente le opportune iniziative, anche di carattere normativo, al fine di prevedere la riduzione delle tempistiche per l'immissione al ruolo, attraverso l'accorciamento dei rispettivi periodi di didattica e di tirocinio pratico come previsti dalle procedure di corso-concorso;
2) ad assumere iniziative urgenti, anche di carattere normativo, e in via temporanea, volte a prevedere l'attribuzione delle funzioni di segretario comunale a coloro che abbiano svolto le funzioni di vice segretario comunale presso enti locali e siano in possesso dei titoli di studio di cui all'articolo 98, comma 5, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267;
3) ad adottare le opportune iniziative al fine di prevedere una maggiore frequenza delle procedure concorsuali dei segretari comunali quale percorso fisiologico di immissione al ruolo.

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