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Nucleare, Ruffino (FI): “Accolta mia richiesta. Ok a proroga su osservazioni sindaci”

“Il sottosegretario all’Ambiente, Roberto Morassut, rispondendo ieri alla mia interrogazione, ha confermato quanto da noi richiesto, ovvero che saranno previsti tempi più lunghi, alla luce della crisi pandemica, per il dibattito pubblico e la consultazione dei documenti al fine di garantire tempi congrui alle amministrazioni interessate per valutare i dossier, la correttezza e portare le proprie osservazioni sulle aree potenzialmente idonee ad ospitare il deposito definitivo per lo stoccaggio nazionale dei rifiuti radioattivi. Si tratta di una decisione tardiva ma che va incontro alle legittime richieste dei tanti sindaci, che abbiamo fatto nostre, e che non potevano rimanere inascoltate, poiché si tratta di scelte complesse e con risorse limitate. Per quanto ci riguarda, vigileremo perché il governo mantenga fede agli impegni assunti, ovvero ad un sempre maggior coinvolgimento degli amministratori locali e dei cittadini: alle buone parole, ora seguano i fatti”.
Lo dichiara Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia.





CORONAVIRUS: RUFFINO: TRA ANNUNCI APERTURE E RINVII DISTRUTTA STAGIONE SCI

"Il governo ha sfoderato una perfida abilità nel torturare le imprese sciistiche, i gestori degli impianti e gli amanti della stagione bianca. Come una doccia scozzese, prima si annuncia l’apertura degli impianti per il 18 gennaio, si alimentano le speranze degli operatori e l’entusiasmo degli sciatori, poi, a ridosso di quella data, ecco l’ennesimo stop seguito da un rinvio a data da destinarsi. Non c’è modo migliore per diffondere amarezza e rabbia fra gli operatori e gli sciatori e alimentare il risentimento verso le incertezze e la confusione del governo". Così Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia."La conclamata incapacità di Conte e dei suoi ministri di assumere una linea di condotta e tenerla per qualche giorno sta producendo nell’economia più danni di quanti il Covid ne produce alla salute degli italiani. Conte e il governo sanno benissimo che l’ondata pandemica si è rafforzata, sanno benissimo che come il resto d’Europa anche l’Italia avrebbe bisogno di un lockdown generalizzato. Non possono annunciarlo perché non ci sono i soldi per ristorare le categorie. Si è scelto l’escamotage ipocrita di annunciare l’apertura e subito dopo il suo rinvio, così da imporre il lockdown senza averlo mai deciso e in questo modo ridurre la spesa per i ristori. Una simile condotta sta portando l’economia allo sbaraglio e la gente all’esasperazione. I gestori degli impianti di risalita, i maestri di sci, gli operatori alberghieri sono stati abbandonati: senza il ristoro adeguato da calcolare sul fatturato dell’anno scorso, molte aziende e molti lavoratori fini4anno sul lastrico", ha aggiunto.





Covid: Ruffino (Fi), governo illude ma #sci e #musei, #palestre ferme

"Che cosa c'e' di piu' pericoloso che vendere illusioni a un Paese stremato da quasi un anno di lockdown e di restrizioni, con l'economia boccheggiante e il lavoro autonomo e il commercio polverizzati da ristori ridicoli, quando arrivano? Una sola cosa e' piu' pericolosa: il venditore di illusioni. Il governo ha fatto scaldare i muscoli a sciatori e maestri di sci, al personale dei musei e dei teatri illudendo tutti che dal 18 gennaio sarebbe ripresa una cauta attivita' in questi settori. Sappiamo oggi che non sara' cosi'". Lo afferma, in una nota, la parlamentare piemontese di Forza Italia, Daniela Ruffino. "Ci avviamo verso l'anniversario del primo contagio da Covid con l'Italia eternamente bloccata, con gli operatori abbandonati nella nebbia di decisioni annunciate, corrette, posticipate, revocate e infine contraddette da decisioni diametralmente opposte - sostiene l'esponente azzurra -. Tutto questo accade usando lo strumento del dpcm, quindi con decisioni autocratiche del governo e dei ministri competenti, con il Parlamento che apprende dalle agenzie e dai giornali le decisioni del governo. A cio' si deve aggiungere che il decreto ristori 5, quello che contiene le misure per le categorie rimaste fin qui escluse, come il settore dello sci, rischia di rimanere bloccato in caso di crisi del governo. I maestri e le scuole di sci, come molti altri operatori del settore, sono fermi da mesi e senza aver visto un solo centesimo dei ristori promessi. E' una ferita sociale e uno scandalo politico di questo esecutivo che in un anno di pandemia ha messo in brache tutto il lavoro autonomo".  

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