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MILANO-CORTINA: RUFFINO, RIVALUTARE OPPORTUNITÀ PISTE BOB PIEMONTE
Il 2026, anno delle Olimpiadi invernali a Milano-Cortina, è dietro l’angolo ci sono questioni tecniche irrisolte ma per le quali si rende urgente una scelta nella chiarezza. Mi riferisco alle difficoltà tecniche incontrate dagli organizzatori per quanto riguarda la pista del bob. Il Piemonte aveva ospitato i Giochi invernali nel 2006 e molte delle strutture realizzate allora sono in parte disponibili e agibili. Discorso che vale per la pista del bob a Cesana. Certo, si rendono necessari lavori di adeguamento, ma si parla pur sempre di una struttura già esistente.
Se il sindaco Sala e il governatore Zaia riescono a mettere da parte un campanilismo esagerato, vorrei richiamare la loro attenzione e quella del comitato organizzatore sulla possibilità di ripristinare la struttura di Cesana. Con vantaggio per il budget sicuramente, ma anche per l’immagine dell’Italia nel suo complesso poiché il coinvolgimento di Cesana e quindi del Piemonte darebbe un’immagine complessiva delle bellezze e dell’ospitalità italiana su tutto l’arco alpino. Suggerisco al sindaco di Milano e al governatore del Veneto una nuova riflessione sull’opportunità di Cesana.
Nucleare. Ruffino (Az): Governo non ceda a no ideologici dei contrari a prescindere
“L’Italia ha bisogno di una chiara strategia energetica, che delinei un percorso di decarbonizzazione nel quale vengano impiegate tutte le tecnologie idonee che compaiono nella tassonomia verde europea. Dire - come fa il ministro Pichetto Fratin - che non useremo i reattori a fissione della migliore tecnologia già oggi disponibile, inclusa nella tassonomia europea, è un inutile e nocivo cedimento alle avversioni ideologiche dei contrari a prescindere che non possiamo permetterci”. Lo ha detto Daniela Ruffino, capogruppo di Azione-Italia Viva in commissione Ambiente alla Camera, in replica alla risposta del ministro Pichetto Fratin a un’interrogazione sul Piano nazionale integrato per l'energia e il clima. “In tutto il mondo e nell'Unione Europea – ha aggiunto - i programmi di sviluppo nucleare dei prossimi anni prevedono l'uso di reattori a fissione della terza generazione evoluta. Anche noi, come loro, dobbiamo seguire la stessa strada. Dobbiamo essere pronti a considerare le nuove tecnologie, quando finalmente saranno disponibili, ma non possiamo aspettarle: non ne abbiamo il tempo. Sugli obiettivi di decarbonizzazione di Fit for 55 siamo purtroppo certi che non siano raggiungibili nei tempi indicati, cioè il 2030. Ma bisogna comunque installare la maggior quantità possibile di impianti a fonte rinnovabile, specie quelli di grande taglia, definendo le aree idonee ad ospitarle, perché non possiamo continuare con le autorizzazioni in deroga. Parlando di sollecitazioni – ha concluso Ruffino - aggiungo anche che, in attesa delle aree idonee per le autorizzazioni di grandi impianti, è necessario pubblicare i decreti attuativi per le comunità energetiche. Almeno questo”