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D. RUFFINO, MELONI VENDE QUOTE ENI? BENE SE È PER RIDURRE DEBITO
Dichiarazione dell’on. Daniela Ruffino (Azione):
La presidente Meloni si inalbera contro chi parla di svendita del patrimonio pubblico collocando sul mercato altre quote di Eni e Poste. Giusto, non svendiamo ma vendiamo. Il punto è un altro e più grave: rastrellare 20 miliardi sul mercato per tagliare il debito della stessa cifra sarebbe una decisione di grande saggezza. Girare, invece, quei 20 miliardi (ammesso che tali siano) agli uffici pagatori per tagli del cuneo fiscale o altre misure compra-consenso, questa sì sarebbe una svendita. Meloni non bluffi: se sarà una vendita o una svendita non dipende da quanto lo Stato incassa, ma dall’uso che il suo governo farà di quei soldi. Vendere gioielli di famiglia per mandare tutti al ristorante è un delitto. Azione vigilerà sulla vicenda e sull’uso che il governo intende fare di beni che appartengono a ogni contribuente.
Disabilità. Ruffino (Az): governo non dimentichi sordociechi, si esamini mia pdl
Roma, 24 gen. – “Governo e maggioranza non dimentichino le persone sordocieche e le loro famiglie, che devono affrontare ogni giorno enormi difficoltà. Ad aprile dello scorso anno ho presentato una proposta di legge per attivare un sistema più efficace di protezione e di assistenza, in linea con quanto chiede l’Europa dal 2004. Lavoriamoci insieme, confrontiamoci, ma si calendarizzi il testo in tempi brevi. E’ una battaglia che non ha colore politico e che portiamo avanti con associazioni come la Lega del Filo d’Oro per assicurare alle persone sordocieche il supporto di cui hanno bisogno”. Così Daniela Ruffino, deputata di Azione. “Chi vive questa doppia disabilità – spiega poi a Libero, in un’intervista alla rubrica ‘Parlamentari scatenati’ – spesso non sa a chi rivolgersi, è costretto ad arrangiarsi da solo. Si tratta per lo più di persone con redditi bassi, confinate in casa, in condizione di grande isolamento. In più, resiste ancora l’incomprensibile ingiustizia per cui si considera sordo solo chi perde l’udito prima dei dodici anni, mentre l’invalidità non è riconosciuta se arriva dopo il compimento del tredicesimo anno di età. Una lacuna legislativa grave, che va corretta. Così come è grave che non siano previsti riconoscimenti economici per l’acquisto di ausili tecnologici, che sono costosissimi. Al governo chiediamo uno stanziamento anche minimo, 6 milioni di euro, per avviare intanto un percorso, per dare un primo segnale importante. Non possiamo dimenticare – conclude Ruffino - i più fragili, chi più ha bisogno di aiuto e sostegno”.
AZIONE: RUFFINO, TERZO POLO È FALLITO MA RIMANE DOMANDA DI CENTRO
Dichiarazione dell’on. Daniela Ruffino (Azione):
Il fallimento del Terzo Polo non ha cancellato la domanda di riformismo liberale, che alle politiche si era concentrata in quell’8% di consensi e in quasi il 3% di +Europa. A quella domanda dobbiamo trovare risposte nuove in vista del voto europeo. Risposte convincenti e non solo convenienti: voglio dire che gli elettori non sono disposti a premiare una somma di liste che stanno insieme solo per superare la soglia del 4%. Vanno messe in campo idee ambiziose e il traguardo degli Stati Uniti d’Europa come la battaglia per abolire il voto all’unanimità nei Consigli europei sono traguardi ambiziosi. Azione è una forza federalista, cioè anti-sovranista e anti-populista, e lo siamo con coerenza, in Italia e in Europa. Su queste basi dobbiamo ricercare tutte le convergenze possibili per una proposta politica forte. Ogni voto a Renew Europe è un voto per il futuro.