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Appalti. Ruffino (Az): dietrofront Anac dovuto, ma proroga non è soluzione
“Il parziale dietrofront dell’Anac sull’obbligo di utilizzo delle piattaforme digitali per acquisire i Codici identificativi di gara (Cig), con il rinvio a ottobre dell’attivazione della banca dati per gli acquisti inferiori ai 5.000 euro, è un atto dovuto di fronte al caos in cui sono precipitati dal 1 gennaio il sistema degli appalti e i Comuni, soprattutto quelli più piccoli, ma non rappresenta la soluzione al problema”. Lo afferma Daniela Ruffino, deputata di Azione, che aggiunge: “Le numerosissime segnalazioni di criticità di vario genere, tra l’assurda complessità delle procedure e il frequente malfunzionamento del sistema, hanno costretto Anac a varare una fase transitoria, fino al 30 settembre. Di fatto, si tratta del ripristino ‘a tempo’ del sistema Smart Cig chiesto a gran voce da Comuni e operatori. Insomma, si sono riconosciute le difficoltà e si è ammesso che il passaggio al digitale non ha funzionato, solo che invece di individuare una soluzione strutturale si è scelta la via della proroga. Il modo sbagliato per risolvere i problemi, perché è facile prevedere che tra nove mesi molte criticità si presenteranno di nuovo. Per questo ho rivolto un’interrogazione ai ministri competenti e presenterò emendamenti al decreto Milleproroghe chiedendo il ripristino strutturale delle procedure semplificate del sistema Smart Cig per i piccoli comuni, almeno fino a quando sulla piattaforma Anac non sarà attivo un sistema altrettanto semplice e accessibile. Occorre tutelare – conclude Ruffino - i flussi di lavoro e gli interessi sia degli amministratori che delle attività imprenditoriali dei piccoli Comuni”.
UCRAINA: RUFFINO, GUERINI, MADIA E QUARTAPELLE PROVANO A SCUOTERE PD
Dichiarazione dell’on. Daniela Ruffino (Azione):
Lorenzo Guerini, Marianna Madia e Lia Quartapelle hanno votato, diversamente dal resto del gruppo, a favore della mozione che conferma l’invio di armi all’Ucraina. Il loro voto è di assoluta coerenza con quella che era la posizione del Pd. Il loro coraggio politico è un tentativo generoso di scuotere quel partito dal torpore strategico in cui è precipitato per inseguire la posizione dissennata dei Cinquestelle. Al punto da essersi astenuto sull’invio di armi a Kiev. A Guerini, Madia e Quartapelle va il plauso di ogni autentico democratico.