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Diageo, Azione: “Continueremo a vigilare e a sollecitare soluzioni”
“La chiusura dello stabilimento Diageo in provincia di Cuneo non è un caso di crisi aziendale, ma di scelte strategiche dell’azienda che rischiano di far perdere il posto di lavoro tantissimi dipendenti e avrebbe un impatto significativo sull’economia locale.
Al Governo abbiamo chiesto di dare continuità produttiva allo stabilimento e su questo siamo pronti a collaborare con il Mimit e con le istituzioni coinvolte affinché ciò possa accadere. Come preannunciato dal Sottosegretario Bitonci, speriamo di avere presto notizie di un possibile acquirente che possa mantenere anche la continuità occupazionale. Continueremo a vigilare, a parlare con gli operai, a sollecitare soluzioni. Siamo disponibili, attraverso l’esperienza di Carlo Calenda e come gruppo Parlamentare a collaborare con il governo, con gli Enti Locali, con la Regione Piemonte”.
Lo hanno dichiarato i deputati di Azione Fabrizio Benzoni e Daniela Ruffino a margine dell'audizione sullo stabilimento Diageo in X Commissione alla Camera dei Deputati.
Giacomo Prandi, segretario di Azione Cuneo ha dichiarato: “La Segreteria Provinciale di Azione Cuneo che ho l’onore di guidare è stata la forza motrice che ha portato all’attenzione del Parlamento la grave crisi occupazionale legata alla chiusura dello stabilimento Diageo di Santa Vittoria d’Alba. Grazie a un lavoro capillare sul territorio e al coordinamento con i nostri rappresentanti nazionali, oggi possiamo dire con soddisfazione che l’interrogazione al Governo presentata dall’Onorevole Fabrizio Benzoni con l’Onorevole Daniela Ruffino in Commissione Attività Produttive alla Camera è un primo passo concreto per tutelare gli oltre 350 lavoratori coinvolti e difendere il tessuto produttivo della nostra provincia. Quella della Diageo non è solo una vertenza, ma una questione di responsabilità sociale e giustizia territoriale. Continueremo a lavorare senza sosta affinché le istituzioni diano risposte serie e immediate”.
RUFFINO (AZ), TRA CORTEO RAMADAN E ASKATASUNA BRUTTE ORE A TORINO
Dichiarazione dell’on. Daniela Ruffino, segretario regionale di Azione in Piemonte:
In poche ore due eventi che destano, per motivi diversi, sconcerto nei cittadini torinesi e suscitano più di un interrogativo sullo stato dell’ordine pubblico in città. La scena dell’immagine della presidente Meloni data ieri alle fiamme al termine di un corteo iniziato con la fine del Ramadan è la grave conferma del clima di odio che serpeggia in settori non piccoli dell’immigrazione e nei quartieri dove più si concentrata. La sentenza di primo grado che ha fatto cadere l’accusa di associazione a delinquere per 16 dei 28 imputati del circolo Askatasuna ma inflitto 18 condanne restituisce il fascicolo nelle mani della politica. E l’ordine pubblico torna a essere una questione sulla quale nessuno dovrebbe fare speculazioni politiche, maggioranza o opposizione. Vorrei richiamare l’attenzione del sindaco sulla necessità di lavorare per evitare una saldatura dei troppi rivoli di violenza che si muove sotto la superficie per esplodere poi in episodi come quello visto ieri. Azione non intende strumentalizzare le difficoltà di chi amministra una città complessa e socialmente composita come Torino. Siamo pronti a dare il nostro contributo per rafforzare i presidi della legalità ma anche a combattere posizioni troppo indulgenti verso chi ritiene di violare impunemente l’ordine pubblico.
Torino, Ruffino: “Condanna a chi strumentalizza il lavoro”
“Bruciare le bandiere dell’Europa e della Nato non è nient’altro che un gesto vile che nulla ha a che fare con la libertà di opinione. Dispiace che, negli ultimi mesi, diverse manifestazioni a Torino siano state oggetto di atti inqualificabili. Sia chiaro: i diritti dei manifestanti non si toccano e il corteo dei metalmeccanici di oggi è chiaramente condivisibile. E’ infatti necessario un rinnovo del contratto per garantire salari giusti e sicurezza in un settore strategico che non può essere trascurato e che merita tutela. Lavoratori e famiglie attendono risposte chiare e rapide. Ma le azioni scomposte, come quelle avvenute alla fine dell’evento davanti alla sede degli industriali, sono un pericoloso tentativo di attaccare i valori europei e di sicurezza: chi approfitta di un corteo che mette al centro questioni fondamentali per il lavoro e il Paese, merita una ferma condanna”.
Lo dichiara in una nota la deputata e segretaria di Azione in Piemonte, Daniela Ruffino.