Approvata la semplificazione amministrativa

Nella seduta del 24 febbraio l’Assemblea legislativa di Palazzo Lascaris ha iniziato l’esame dell’articolato concernente le disposizioni regionali in materia di semplificazione, provvedimento che era stato incardinato la scorsa settimana con lo svolgimento delle relazioni e del dibattito generale.

L’esame dell’Aula ha compreso i primi 38 articoli, toccando le materie inerenti commercio, turismo, ambiente, tutela del suolo e foreste, usi civici e agricoltura.
Rispetto al testo elaborato in Commissione sono stati approvati alcuni emendamenti che hanno precisato meglio il testo.
In particolare nella materia del commercio si semplificano i requisiti professionali nell’attività di somministrazione di alimenti e bevande e, si passa dalla dichiarazione di inizio di attività alla semplice segnalazione certificata d’inizio attività (Scia).
Nel turismo viene innovata la disciplina dell’albergo diffuso anche per aree non montane e pure in questa attività è sufficiente presentare la Scia per via telematica. Per migliorare l’offerta turistica e rispondere all’incremento del flusso del turismo prevedibile con l’avvio dell’Expo 2015, vengono sospesi i limiti temporali di apertura dei bed & breakfast.
In materia ambientale, nel caso di concessione di derivazione di acqua pubblica devono essere preferite, a parità di condizioni, quelle da parte di soggetti che la utilizzino per soddisfare il fabbisogno energetico relativo alla loro attività imprenditoriale.
In materia di selvicoltura vengono semplificate le autorizzazioni e vengono riviste alcune sanzioni a tutela del patrimonio boschivo.
Negli usi civici viene eliminato l’elenco degli esperti mentre, in agricoltura, viene dematerializzato il procedimento di gestione delle pratiche agricole.


La legge è stata approvata a maggioranza dopo tre sedute di intenso lavoro per semplificare le procedure amministrative.

Nella seduta del 26 febbraio, con 27 voti favorevoli e 11 consiglieri presenti e non votanti, è stata approvata la legge “Disposizioni regionali in materia di semplificazione”.
I lavori, che martedì sera erano arrivati fino all’approvazione di circa metà dell’articolato, sono stati completati affrontando la semplificazione nelle rimanenti materie: attività estrattiva, energia, edilizia e urbanistica, trasporti, sanità, cultura e beni culturali, con esteso ricorso alle tecnologie informatiche.
Nelle dichiarazioni di voto, il gruppo consiliare M5S, ha evidenziato che “la discussione in Aula è stata più veloce e fluida rispetto a quella in Commissione. Rimangono perplessità su alcune parti del provvedimento nonostante il lungo lavoro di miglioramento del testo. Il M5S non partecipa al voto”.
Il gruppo FI ha dichiarato la non partecipazione al voto “dato che il provvedimento invece di semplificare le norme rischia di complicarle incidendo su iniziative che vanno addirittura ad anticipare l'azione del Governo nazionale. Chiedevamo anche semplificazione urbanistica attraverso emendamenti che purtroppo non sono stati accolti”.
Voto favorevole del gruppo Pd che ha apprezzato “che la contrapposizione non ha impedito la ricerca di una sintesi delle diverse posizioni in Aula che consentisse maggiore operatività in molti settori riducendo il peso burocratico. Importante in tema di trasparenza, la pubblicazione on line degli alti incarichi delle Asl per ridurre possibili speculazioni politico-amministrative”.
Secondo il vicepresidente della Giunta regionale, “il provvedimento è solo l'inizio di un percorso ed è importante l’uniformità nelle procedure e nella modulistica a favore delle imprese che contribuiscono alla vita economica. Il lavoro fatto, in poco tempo, è una delle pagine più belle della mia esperienza di amministratore regionale, dove ogni gruppo consiliare ha portato con onestà e passione il proprio contributo. Un disegno di legge così consistente e corposo avrebbe potuto avere un percorso più travagliato, merito di tutto il Consiglio regionale e della professionalità dei funzionari regionali. Un provvedimento fortemente voluto con il presidente Chiamparino in base alle istanze provenienti dal territorio”.
In particolare l’articolato, nella parte discussa e approvata nella seduta odierna, delega ai comuni le funzioni regionali in materia di attività estrattiva. In materia energetica ha cercato di evitare sovrapposizioni di competenze e di promuovere l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti rinnovabili. Per quanto concerne l’edilizia e l’urbanistica si è abbassato il costo delle modifiche negli edifici esistenti. Sono rimasti a pagamento solo gli standard sul cambio di destinazione d’uso o aumento volumetrico differenziale rispetto all’esistente. In materia di trasporto pubblico su gomma si vieta l’utilizzo di mezzi di età superiore a quindici anni. In materia sanitaria la Giunta regionale entro un anno deve provvedere ad uniformare gli indirizzi di gestione delle aziende sanitarie. Viene istituito il registro unico delle organizzazioni del terzo settore. Previsto anche l’utilizzo del contrassegno telematico @e.bollo secondo le linee guida dell’Agenzia per l’Italia digitale ed altri provvedimenti di semplificazione delle istanze promuovendo la dematerializzazione.
Collegati al provvedimento sono stati approvati diverse mozioni e ordini del giorno: per migliorare i controlli sulla coltivazione delle cave; uno per la operatività dell’istituto della diffida amministrativa, ed uno per la semplificazione delle modalità di rendicontazione della spesa; uno per evitare i sottotetti abusivi, ed un secondo per il riordino e la semplificazione della normativa regionale mediante testi unici e codici di settore; uno per l’uniformazione della bigliettazione elettronica nell’area metropolitana torinese, un secondo per la semplificazione dell’accesso alle procedure da parte delle imprese, un terzo per facilitare l’accesso ai fondi europei, un quarto per la promozione del credito elettronico nella tariffe del servizio pubblico; per la valutazione del patrimonio immobiliare regionale; per semplificare le procedure per la somministrazione di alimenti e bevande; per sottoporre a valutazione di impatto ambientale tutti i progetti di attività estrattiva.

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