RNEWS Comunicati stampa - emergenza Coronavirus




FASE 2: RUFFINO (Fi), ALLA VAL SUSA NON BASTANO GLI ANNUNCI DEL MINISTRO DE MICHELI.
STA OMETTENDO TAV FORSE PER NON URTARE M5S?

"L'agenda dei buoni propositi elencati nelle aule parlamentari da mesi non ha prodotto un solo cantiere. Il ministro della Infrastrutture Paola De Micheli ha annunciato a piu' riprese la nomina di commissari per le grandi opere, ma ha omesso, presumo per non urtare l'alleato grillino, ogni riferimento alla Tav. Gli annunci non creano posti di lavoro e neppure fanno ripartire il Paese, invece quei 30 milioni attesi dalla Valsusa possono rimettere in moto l'economia di un'intera valle". Lo afferma Daniela RUFFINO, deputata di Forza Italia. "Non basta aver riconosciuto, come ha fatto il presidente del Consiglio alla Camera, che ci sono stati e ci sono ritardi nell'erogazione della liquidita' a imprese e famiglie, ammissione che fa cadere ogni accusa nei confronti delle opposizioni di voler strumentalizzare la vicenda, il governo ha sulle spalle ben altre inadempienze - aggiunge - Conte - conclude RUFFINO - ha annunciato che il governo si impegna a velocizzare l'iter per sbloccare i cantieri fermi, bene cominci con la nomina del presidente dell'Osservatorio sulla Tav, opera cruciale per il Piemonte e per l'Italia".






FASE 2: RUFFINO (FI) RISPARMIO ITALIANI NON SI TOCCA




"Certe allusioni sul risparmio degli italiani fatte dal presidente Conte hanno tolto il sonno a molti nostri concittadini. Se il governo non vuole accendere una miccia che faccia detonare la situazione sociale deve mettere da parte qualsiasi progetto che preveda prelievi forzosi, patrimoniali o altre diavolerie del genere. Oggi per molte aziende italiane, di qualsiasi dimensione, esiste un problema di sottocapitalizzazione. Il governo in carica e il ministro dell'Economia dovrebbero imboccare una direzione opposta a quella fin qui seguita: detassare il risparmio che affluisce sui Fondi di investimento e in genere il risparmio degli italiani che investono sulle societa' quotate in Borsa". Lo dichiara Daniela RUFFINO, deputata di Forza Italia. "Lo Stato non ha la forza finanziaria per sostenere il sistema industriale con strumenti che non siano la "garanzia" pubblica sui prestiti bancari. E' il momento di voltare pagina. Si pensi allora a un rilancio dei Pir, strumenti che hanno dato una buona prova e non si sottovaluti l'importanza di ridurre la tassa sui dividendi di Borsa, lasciando magari invariata quella sul capital gain. Il risparmio degli italiani va trattato con rispetto e non considerato alla stregua di un bancomat da cui tirar fuori soldi ogni volta che servono. Gli oltre 3 mila miliardi di liquidita' depositati sui conti correnti vanno incentivati fiscalmente per indirizzarli a sostenere il sistema delle imprese. Questo dovrebbe fare un governo con un minimo di lungimiranza", conclude.






DL RILANCIO: RUFFINO (FI), NESSUNA TRACCIA FONDI PER TORINO




"Temo che il dl rilancio, annunciato con tanta enfasi dal presidente del Consiglio, sia l'ennesima coperta troppo corta e a farne le spese sara' il progetto Manifacturing Techcnology Center di Torino. In effetti nel dl rilancio non v'e' traccia dei 100 milioni di euro da destinare a Torino quale "area di crisi complessa". Cosi', in una nota, la parlamentare di Forza Italia Daniela RUFFINO. "La nascita del super polo tecnologico e' la leva cruciale per tirare il capoluogo e il Piemonte dalla palude di una crisi che si e' rivelata devastante sul piano sanitario ma che minaccia di avere conseguenze non meno gravi sul piano economico e sociale - aggiunge l'esponente azzurra -. Senza i fondi del governo, non riesco a immaginare come sia possibile reperire le risorse necessarie per un progetto che tutti i soggetti coinvolti - Universita', sistema industriale, fondazioni bancarie e Politecnico - ritengono di vitale importanza. Voglio credere che sia possibile impiegare una quota del miliardo e mezzo di euro destinato alla ricerca e all'Universita'. Reputo fondamentale, in assenza di chiarimenti dal presidente del Consiglio e dal ministro dell'Economia, una forte pressione di tutti i parlamentari piemontesi pe

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