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Il mio intervento in replica al Ministro Cipriani. La lotta alla criminalità organizzata passa anche attraverso segnali: ad esempio i beni confiscati e restituiti ai comuni non possono essere in stato di abbandono. Il governo faccia una scelta. Servono risorse per i Cmuni per creare, in quegli immobili, centri d’incontro giovanile, residenze per gli studenti, emergenza abitativa. Tutto ma non l’abbandono. Ho chiesto al Governo di riflettere. Ed agire. Me lo aspetto e se lo aspettano i miei amici Sindaci che hanno combattuto e combattono la criminalità.













Mafia. Ruffino (Az-Iv): si completi ultimo miglio su beni confiscati

“Il governo dia maggiori risorse ai Comuni per la gestione e il riutilizzo degli immobili sequestrati alla criminalità organizzata. E’ paradossale che i beni sottratti alle mafie non possano essere restituiti alla collettività, per un vero riuso sociale, perché spesso mancano i fondi per riqualificarli e gestirli”. Lo ha detto intervenendo in Aula nel corso del question time Daniela Ruffino, deputata di Azione-Italia Viva, che sul tema ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Interno. “La restituzione alle comunità non può essere parziale – ha aggiunto – perché così parziale sarebbe anche la vittoria dello Stato sulla criminalità organizzata. Bisogna superare le criticità esistenti, in particolare per gli immobili donati ai Comuni, perché troppi sono quelli che versano in stato di abbandono. Una situazione tanto più surreale se si considera l'emergenza abitativa, la carenza di alloggi per gli studenti, la mancanza di spazi per i giovani che riguarda molti territori. Siamo all'ultimo miglio – ha concluso Ruffino – e per completarlo occorre stanziare ulteriori fondi a favore di Comuni ed enti del terzo settore, in modo da rendere loro più facile l’avvio dei progetti di reimpiego sociale delle strutture sottratte alle organizzazioni criminali”.





CARO AFFITTI: RUFFINO, GOVERNO ARRIVI CON PROPOSTE A TAVOLO TECNICO

     Bene ha fatto la ministra Bernini a convocare per domani un tavolo tecnico che coinvolga tutti i soggetti in causa sul tema del caro-affitti degli studenti universitari. Devo presumere, conoscendo l’operosità della ministra, che il governo porterà una sua proposta e non si limiterà al semplice ascolto. Sono senz’altro convinta che una risposta rapida al tema della scarsità degli alloggi potrà venire da un forte partneriato pubblico-privato, poiché solo in questo modo si potrà accelerare sull’impiego dei fondi del Pnrr. Il governo farà bene a valutare le proposte fin qui avanzate dal sindaco di Firenze, sull’uso degli edifici pubblici dismessi, e la disponibilità offerta da Confagricoltura per accogliere studenti nelle sue strutture. Importante è che il tavolo tecnico non si risolva in un inutile giro di promesse o di impegni a futura memoria.





CARO AFFITTI: RUFFINO, ASSOCIAZIONI E SINDACI INDICANO STRADA A GOVERNO

     L’Italia dei sindaci, dei corpi intermedi, delle associazioni, rimane la più grande risorsa della democrazia. Il governo spende parole, alcune insultanti come quelle sull’etnia, ma l’Italia positiva e concreta opera e agisce, Bravo il sindaco Nardella, che ha subito trasmesso alla ministra Bernini una mappatura degli edifici pubblici dismessi da rendere disponibili. Ottima la disponibilità di Confagricoltura di Milano, Lodi e Brianza pronta ad accogliere studenti universitari con affitti “a prezzo calmierato” o addirittura ospitarli in cambio di prestazioni di lavoro.


     A un governo che si affanna sul presidenzialismo e su altre riforme che mai vedranno la luce, c’è un’Italia della concretezza che cerca risposte rapide e pratiche al problema del caro affitti. Voglio credere che altri sindaci, penso al nostro di Torino, si attiveranno sulla scorta di quanto fatto da Nardella a Firenze. E altre associazioni vorranno imitare Confagricoltura per dare subito un aiuto concreto ai giovani che studiano. Perché non soltanto sono costretti a emigrare una volta laureati, adesso rischiano anche di non poter più studiare per mancanza di alloggi. La presidente Meloni si occupi di trovare risposte ai problemi dell’oggi anziché vendere illusioni sul presidenzialismo che mai vedrà la luce come lei ben sa.

 

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