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RUFFINO (AZ), ANCHE FREE SPEECH INCENTIVA VIOLENZA DONNE
Dichiarazione dell’on. Daniela Ruffino (Azione):
Quando Azione presentò la sua proposta di legge per vietare l’accesso ai social ai ragazzi under 14 non era ancora esplosa la polemica sulla decisione di Elon Musk e sulle parole di JD Vance sull’uso dei social senza filtri. Ora che la politica sembra raccogliere le sollecitazioni che arrivano da associazioni del mondo accademico e dell’informazione per mettere mano a nuovi strumenti per combattere la violenza di genere, sarebbe utile che tutti - e la politica prima di altri - ponessero mente sul confine saltato, e forse mai esistito, tra “free” ed “hate” speech.
I social privi di ogni filtro, con la libertà di accesso senza restrizioni anagrafiche, lo stesso linguaggio pubblicitario sono altrettanti canali attraverso i quali passa la banalizzazione del corpo femminile e l’ipersessualizzazione di ogni messaggio ha come esito la normalità di una violenza proprietaria che nega ogni autonoma esistenza al corpo femminile. La scuola deve avere strumenti nuovi e performanti in termini cognitivi per educare al rispetto di ogni corpo, che è l’atto fondamentale per rispettare la vita di ogni essere umano. Dalla scuola e dai social media devono arrivare parole nuove e giuste. Dovrebbero arrivare anche dalle famiglie, almeno per quei ragazzi che hanno la fortuna di averne una in grado di seguirli nella loro formazione.
Torino, Ruffino (Az): “Violenza inaudita a Moncalieri: lo Stato non può restare spettatore. Serve una risposta immediata e severa”
“Ciò che è accaduto al ragazzo sequestrato e torturato da una baby gang a Moncalieri è un fatto mostruoso, che segna un punto di non ritorno.
Non possiamo più parlare di semplice bullismo: siamo di fronte a un’escalation di brutalità minorile che impone una reazione forte e coordinata dello Stato.
A Torino e nell’area metropolitana si moltiplicano episodi di violenza gratuita, senza alcun freno né rispetto per la vita altrui.
È inaccettabile che bande di giovanissimi si sentano impunite, trasformando la violenza in un linguaggio quotidiano.
Chi educa, chi controlla, chi forma deve interrogarsi, ma anche agire. Non servono più convegni o dichiarazioni di principio: servono interventi urgenti, misure di prevenzione efficaci, controlli capillari e percorsi rieducativi veri per chi delinque.
Alla Procura e alle forze dell’ordine va la mia piena fiducia: è fondamentale che i responsabili siano individuati e puniti con la massima severità.
Ma il tema è più profondo: stiamo perdendo una generazione nella totale assenza di limiti, regole e responsabilità.
Al giovane vittima di questo incubo va la mia solidarietà e la mia vicinanza.
Non basta indignarsi: occorre ammettere che il sistema educativo e familiare sta cedendo, e che lo Stato deve riprendere il suo ruolo di guida e tutela.
Chi tace o minimizza diventa complice.”
Lo dichiara Daniela Ruffino, deputata e segretaria di Azione in Piemonte.
Ruffino (Azione): “Il vero dramma di Salvini sono i ponti: Piemonte dimenticato”
“Mentre Azione si è battuta per mesi affinché il decreto ponti trovasse piena attuazione e le risorse messe a disposizione di comuni e città metropolitane non andassero perse, la maggioranza rivendicava, nello scorso mese di febbraio, la proroga del provvedimento: il risultato? Siamo quasi alla fine del 2025 e non si ha ancora la certezza di cosa lo Stato possa finanziare. In Piemonte parliamo di oltre 60 milioni di euro di interventi”.
Lo dichiara Daniela Ruffino, deputata e segretaria di Azione in Piemonte.
“Abbiamo più volte sollecitato il ministero delle Infrastrutture attraverso question time in aula e interrogazioni in commissione per ribadire la necessità dei lavori. In particolare, ci siamo soffermati su una delle opere strategiche, il Ponte Preti, fondamentale per il Canavese, portando all’attenzione le preoccupazioni di comunità e amministratori locali. Il governo, però, resta fermo. E lo fa anche sulle risorse attese dalla Val di Susa, pienamente coinvolta nei lavori per la TAV: come ho ricordato al ministro Salvini pochi giorni fa, manca la terza tranche dei fondi compensativi utili alle opere infrastrutturali e ambientali. Le amministrazioni non possono più aspettare, tantomeno anticipare risorse: qua va in gioco la sicurezza dei cittadini e il cronoprogramma dei lavori va rispettato. Il Mit e il suo titolare battano un colpo e Salvini non abbia dubbi: lo incalzerò ancora in aula e in commissione, con un’interrogazione che, mi auguro, trovi una risposta concreta e non evanescente come le precedenti” - ha concluso la deputata di Azione.
