Crisi del commercio, Ruffino (FI): "Deflazione campanello d'allarme: stop a grande distribuzione e incentivare agevolazioni agli esercenti"
"La
diminuzione dei prezzi negli esercizi commerciali, a Torino più
rilevante rispetto al resto delle città italiane, deve mettere in
guardia le istituzioni. La deflazione va monitorata con attenzione,
individuando anche nuove forme di sostegno al commercio per evitare che
la situazione complessiva di crisi peggiori".
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La vicepresidente del Consiglio Regionale del Piemonte, Daniela Ruffino (FI), commenta così lo stato del commercio nel capoluogo regionale e nel territorio della Città Metropolitana.
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"E' comprensibile che i commercianti tendano a diminuire o almeno non
aumentare i prezzi, perché molte famiglie in difficoltà e quindi con
minore potere d'acquisto, non acquisterebbero merci più care. Ma è
chiaro che il perdurare di tale situazione produrrebbe danni
all'economia", aggiunge Ruffino.
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"Secondo alcune stime gli acqusti natalizi sotto la Mole non saranno
molto elevati: tante persone aspetteranno i saldi. Allora è necessario
che la Regione e il Comune di Torino si attivino a partire dal nuovo
anno - aggiunge la vicepresidente dell'Assemblea piemontese - con
strumenti di rilancio dell'occupazione, tema da cui dipende il buon
andamento delle attività economiche nel loro complesso".
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"Certo
l'accondiscendenza di molte Giunte nei confronti della grande
distribuzione per tentare di ripianare i conti, non aiuta il commercio
torinese e neppure quello di altri Territori. La grande distribuzione è
già molto diffusa nel capoluogo e nei comuni circostanti. Accrescerne la
presenza nel nostro territorio farà si che nel medio-lungo periodo
vengano soffocate le altre attività commerciali", osserva Ruffino.
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"Bisogna aiutare soprattutto il commercio nelle periferie urbane e
nei piccoli centri. E si deve farlo con facilitazioni fiscali e
semplificazioni burocratiche, rendendo vive le zone pedonalizzate. Va
allentata la pressione fiscale sul suolo pubblico e sui rifiutil e
servono più incentivi anche per i negozi che si trovano in difficoltà
per i cantieri. Inoltre - conclude Ruffino - per evitare che troppe
serrande vengano definitivamente abbassate, devono essere studiate
iniziative a favore dei proprietari dei locali, con agevolazioni
fiscali che permettano loro di affittare a costi ridotti per i
negozianti. Tutto ciò è da realizzare in abbinamento a una serrata lotta
all'abusivismo, troppo diffuso in particolare a Torino".
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