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SANITÀ: RUFFINO (FI), MEDICI GIOVANI ALL'ESTERO, ANZIANI IN CORSIA

Premesso che sono assolutamente favorevole a concedere la facoltà ai medici del Ssn di rimanere in servizio fino al compimento dei 70 anni, mi interrogo anche con qualche perplessità sulla direzione che il governo vuole dare al nostro servizio sanitario, dopo l'approvazione dell'emendamento al Milleproroghe per trattenere i medici in servizio. Apprendiamo ogni giorno di migliaia di giovani laureati che lasciano l'Italia per cercare altrove un lavoro divenuto introvabile nel nostro Paese. Da inchieste giornalistiche delle settimane scorse, abbiamo addirittura appreso degli ospedali berlinesi e di altri Länder tedeschi che mandano loro manager in Italia per reclutare specialisti medici, apprezzati in Europa e non solo per la loro formazione.
Si tratta di notizie che meritano una doppia lettura. Da un lato ci lusinga sapere che i medici italiani sono ricercati per la loro professionalità e competenza. Dall'altro lato, il presidente Conte e il ministro Speranza non pensano di fermarsi e riflettere sul fatto che i nostri ospedali e le nostre Asl trattengono medici fino a 70 anni, apprezzabili per esperienza sicuramente, ma lasciamo scappare all'estero giovani preparati ma senza futuro lavorativo in Italia? È un altro segno della decadenza imboccata dal nostro Paese e dalla politica.




FOIBE: RUFFINO, SENZA MEMORIA CONDIVISA ITALIA NON HA FUTURO

"Mette grande tristezza assistere alla guerra fra negazionismi, si tratti dell'olocausto o delle foibe. Non minore e' la tristezza che provoca assistere alle condanne incrociate degli uni contro gli altri, come se si potesse rivendicare la morte degli uni o degli altri e usarla come spranga contro gli avversari politici". Lo afferma la parlamentare azzurra torinese Daniela RUFFINO. "E' stato detto chissa' quante volte - rimarca RUFFINO - che un paese senza una memoria condivisa e' un paese senza futuro. Ma e' bene ripeterlo, perche' l'asprezza delle divisioni di oggi non si ferma davanti a niente e strumentalizza senza ritegno la storia o singoli fatti di essa". "Sono davvero lontani - aggiunge - i tempi in cui il presidente della Camera Luciano Violante nel suo discorso di insediamento ricordava i 'ragazzi di Salo'', non certo per esaltarne le gesta ma per evocare la lotta di chi, dalla parte sbagliata della storia, difendeva le sue idee. Negare le foibe o minimizzarne la dimensione, cosi' come negare la Shoah, e' il simbolo di chi vive nella disperazione del presente: ma cosi' si condanna l'Italia a vivere guardando indietro".





RUFFINO (FI): A TORINO NON SOLO UN EPISODIO DI ANTISEMITISMO, “STELLA DI DAVID SULLA PORTA”

"La stella di David sulla porta di Marcello Segre non è solo un episodio deplorevole di antisemitismo. Essa ci racconta qualcosa di più: è un altro capitolo di quel 'libro nero' in cui si scrivono pagine di odio verso la cultura e il mondo ebraico. La scelta di usare il termine tedesco di Jude in luogo dell'italiano ebreo evoca lo spettro di quell'ideologia di morte quale è stato il nazismo e il suo compimento nella Shoah". Lo ha dichiarato in una nota Daniela RUFFINO, deputata piemontese di Forza Italia. "Gli autori di tanta vergogna - ha aggiunto - non sono da liquidare come stupidi. Non sono ragazzacci, no. Sono persone pericolose e violente che si richiamano a un'ideologia di morte e di odio verso gli ebrei, sicuramente legati all'estremismo che può essere di destra o di sinistra indifferentemente". "A Marcello Segre va la solidarietà di tutti i torinesi amanti della democrazia, della libertà e quindi credenti e difensori della dignità della persona. La bestia dell'antisemitismo è più che mai viva e il clima di odio per ogni diversità è il terreno ideale in cui essa prospera", ha concluso la parlamentare di FI.






Commercio: RUFFINO (Fi), NUOVE LINEE DI CREDITO O È CRISI NERA A TORINO

Per la parlamentare azzurra torinese Daniela RUFFINO, senza nuove linee di credito a Torino è in Piemonte sara' "crisi nera" del commercio. "Il Comune di Torino e Regione Piemonte - afferma RUFFINO - faranno bene a raccogliere il grido d'allarme lanciato da Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Confcommercio. Nel 2019 novemila imprese ed esercizi commerciali hanno chiuso per sempre, e le imprese morte superano di oltre 3000 unita' le nate. "Visto che i rubinetti bancari si stanno prosciugando - rimarca - servono subito nuove linee di credito per far fronte a due emergenze: lo scontrino elettronico, ritenuto negativo da oltre meta' dei commercianti, e la concorrenza del web che mette fuori mercato migliaia di piccoli esercenti del 'no food'". "Se e' vero - aggiunge - che solo un quarto delle piccole imprese e' passato allo scontrino telematico, e' altrettanto vero che il costo dell'operazione e' pesante, come procedura ma soprattutto per l'acquisto del nuovo macchinario". "Comune e Regione Piemonte - conclude - faranno bene ad attivarsi per evitare che il commercio entri in una spirale negativa, che rischia di trascinare nel baratro tutte le attivita' collegate".

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