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UE: RUFFINO (FI) TANTI SOLDI, ORA PROBLEMA È QUALITA SPESA



"La Commissione europea ha battuto il colpo da molti atteso e da qualcuno temuto: 750 miliardi, 500 dei quali sotto forma di sovvenzione e quindi a fondo perduto, tutti da finanziare attraverso l'emissione di eurobond. A una cifra tanto rilevante, e a condizioni mai prima d'oggi pensabili, si aggiungono i 1100 miliardi del bilancio pluriennale. All'Italia tocchera' una quota importante di sovvenzioni, qualcosa come 82 miliardi. I soldi ci sono, e sono tanti. Rimane da risolvere una questione decisiva: come vanno spesi 82 miliardi di regali? Con nuove e ancor piu' robuste politiche assistenziali oppure concentrando quella massa di denaro su opere infrastrutturali, come il rifacimento di strade, l'ampliamento dell'alta velocita' nel Mezzogiorno, la ristrutturazione di scuole ed edifici pubblici a corto di manutenzione, e soprattutto un vasto programma di digitalizzazione dell'Italia. Il presidente Conte riferisca in Parlamento, una volta chiarite le procedure per l'erogazione delle sovvenzioni e dei prestiti, e utilizzi quei miliardi per irrobustire il Piano nazionale di riforme. L'uso di quel denaro e la qualita' della spesa pubblica saranno il biglietto da visita dell'Italia in Europa: ci giochiamo ogni residua credibilita'". Cosi', in una nota, la deputata di Forza Italia Daniela RUFFINO.






DL RILANCIO, RUFFINO (FI): GOVERNO NON CREI SCUOLE 'CENERENTOLA'


"Quello che sta facendo questo esecutivo sulla scuola è una vera e propria tragedia. Gli istituti paritari sono frequentati da quasi 900 mila studenti in tutta Italia e non garantire l'esistenza di queste scuole farà di fatto venire meno la libertà di scelta educativa a cui ciascuna famiglia ha diritto, un disastro per l'intero sistema formativo italiano che vedrà sorgere delle scuole 'Cenerentola'. La scelta del governo di lasciar lentamente scomparire le scuole paritarie è un atto tanto grave quanto inaccettabile, soprattutto perché alle promesse relative agli opportuni stanziamenti non sono seguiti i fatti, ma solo illusioni. Adesso ci si nasconde dietro al decreto Rilancio nel quale si prevedrebbe uno stanziamento di appena 120 milioni di euro per le scuole paritarie, soltanto briciole che non aiuteranno questi istituti a restare in vita. Molti istituti hanno già chiuso e molti altri lo faranno a breve lasciando le famiglie, ma soprattutto gli alunni, senza quei riferimenti che sono stati finora fondamentali per la loro quotidianità. La scuola tutta merita dignità e non è accettabile sia proprio il governo a negargliela". Così, in una nota, la deputata di Forza Italia Daniela RUFFINO. 





SCUOLA, RUFFINO (Fi): PER GOVERNO È SINONIMO DI CONFUSIONE


“Nel vocabolario governativo scuola è sinonimo di confusione. Il caos generato dalla pessima gestione ministeriale è la cartina tornasole di una maggioranza litigiosa e dalle idee poco chiare. Dicono di aver trovato la quadra ma le famiglie brancolano nel buio, le informazioni sono confuse e ridotte al lumicino, soprattutto non è ancora certo se a settembre le campanelle degli istituti torneranno a suonare. La sensazione è che le esigenze delle famiglie e dei ragazzi siano state messe in secondo piano rispetto alla pur doverosa risoluzione del problema della scarsità di insegnanti. Tra l’altro la modalità del concorsone ancora sono tutte da definire, così come i criteri di scelta. Siamo immersi in una nebbia pesantissima. Che avvolge tutto il mondo della scuola. Nulla è risparmiato. Quali saranno le nuove modalità di insegnamento? Se dovessero riaprire le scuole a settembre come verrà gestito il sistema dei trasporti? Proprio su questo ho presentato un odg al ‘dl lockdown’ il cui parere positivo era condizionato alla copertura finanziaria e pertanto non ho accettato la riformulazione. E inoltre, quali garanzie saranno date a quei genitori costretti a non andare al lavoro per gestire le nuove esigenze scolastiche dei figli? Tutto ancora in alto mare. Un’indegna costante di questo governo”. Lo afferma, in una nota, Daniela RUFFINO, deputata di Forza Italia.






DL RILANCIO, RUFFINO (FI): IN PIEMONTE È AMMAZZA-IMPRESE.

SOLDI A PIOGGIA NEBULIZZANO LE POCHE RISORSE.



"Il presidente Conte deve sbrigarsi a cambiare narrazione, e soprattutto strategia economica. Quella attuale fa a pugni con la realtà quotidiana. In Piemonte il 77% delle piccole imprese non ha visto il becco di un euro di quella montagna di soldi annunciata da Conte. Un annuncio, un semplice "flatus vocis" seguito dal nulla. Il Pil della mia regione è crollato del 4,7% nel primo trimestre e tutti gli operatori economici si aspettano il peggio per il prossimo trimestre. Insomma il dl rilancio si sta rivelando un dl "ammazza-imprese". Lo afferma in una nota la deputata di Forza Italia Daniela RUFFINO. "I soldi dati a pioggia si sono risolti nella nebulizzazione delle poche risorse con il risultato di dare poco a tutti, cioè niente a nessuno e le imprese, quelle che creano lavoro vero e non assistenza, rischiano di pagare il conto della demagogia del governo. Conte è il responsabile, ben oltre l'emergenza pandemica, della distruzione di migliaia di posti di lavoro a causa di scelte profondamente sbagliate: si è scelta la via grillina dell'assistenzialismo di Stato a danno di una politica vera di rilancio economico e ripresa industriale. Se solo si pensa ai sovracosti sanitari delle imprese vengono i brividi: il governo ha stanziato 50 milioni, finiti in un batter di ciglio, lasciando a bocca asciutta il 90% delle imprese, pur di non accedere ai 37 miliardi del Mes che avrebbero consentito di dare un sostegno economico vero. Tanta miopia verrà pagata dagli italiani di oggi e soprattutto da quelli di domani", conclude RUFFINO. 






DL IMPRESE. RUFFINO (FI): ADESSO SEMPLIFICARE, VIA BUROCRAZIA SOFFOCANTE


"Al governo e al presidente del consiglio Conte serve la lungimiranza che fino ad ora e' mancata per poter anche solo immaginare di guardare al futuro . Sono convinta della necessita' ed urgenza di mettere in atto una profonda azione di sburocratizzazione, una semplificazione radicale di iter e procedure che consenta a famiglie, lavoratori e imprese di accedere a quei fondi e a quei finanziamenti di cui c'e' assoluto bisogno e che ancora tardano ad arrivare. Insomma, il Paese deve ripartire davvero e per farlo c'e' bisogno di immettere subito la liquidita' di cui necessita l'economia, evitando che questa iniezione di risorse subisca ulteriori rallentamenti dovuti alle strette maglie di una burocrazia soffocante come purtroppo avvenuto finora. Se non si procedera' in tal senso questo decreto sara' totalmente inutile perche' non consentira' quel rapido accesso al credito di cui per ripartire c'e' fondamentale bisogno". Cosi', in una nota, la deputata di Forza Italia Daniela RUFFINO. 

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