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RIFORMA: RUFFINO, PREMIERATO AZZERA POTERI PARLAMENTO E CAPO STATO
Dichiarazione dell’on. Daniela Ruffino (Azione):
Il “premierato” disegnato dalla maggioranza è la confisca dei poteri del Parlamento e del presidente della Repubblica. Il parlamentare cessa di essere libero da ogni vincolo di mandato poiché se lo esercita può provocare la crisi e le dimissioni del premier e, a questo punto, si andrebbe subito a nuove elezioni. In questo quadro, il presidente della Repubblica non dovrebbe più toccare palla: se c’è una crisi di governo si va alle urne. I poteri del Quirinale ne uscirebbero azzerati perché l’Inter locuzione sarebbe unicamente fra premier ed elettori.
Quella immaginata dal centrodestra non è una riforma ma una vera rivoluzione costituzionale. L’Italia uscirebbe dal regime della democrazia parlamentare per accostarsi a Paesi di democrazia illiberale. A mio giudizio è da bocciare senza riserve. Ma le opposizioni hanno il dovere di mettere a punto una proposta alternativa, seria e credibile che porti al rafforzamento del potere esecutivo nel solco della Costituzione vigente.
MANOVRA: RUFFINO, MELONI DA’ CON UNA MANO E TOGLIE CON L’ALTRA
Dichiarazione dell’on. Daniela Ruffino (Azione):
Riepilogando: da un lato, si rinnova il contratto del personale sanitario (scaduto da almeno 4 anni), dall’altro si taglia la rivalutazione dei contributi versati e, quindi, la futura rendita previdenziale dei medici. La morale: carpe diem, pagherete domani. Secondo punto: si aumenta l’assegno per le famiglie che hanno il terzo figlio ma, se quel figlio ha bisogno di pannolini, l’IVA risale dal 4% al 10%. E avanti così con tagli al fondo per le disabilità, al servizio trasporto locale, al fondo per il cinema e, cosa più grave, al fondo sanitario nazionale.
Si dirà che il governo ha prestato attenzione ai saldi e questo è apprezzato dall’Unione europea e dai mercati. Ma l’Unione europea o i mercati hanno mica indicato dove tagliare le spese! I saldi di bilancio potevano essere ben salvaguardati rinunciando al taglio del cuneo fiscale che, da solo, costa 10 miliardi e investire quella cifra sulla sanità, garantendo a tutti quelli medicina preventiva che è il fondamento del welfare state e del contenimento della spesa. Intanto fioriscono i pronto soccorso privati. Meloni ha preferito la strada della propaganda elettorale a quella della coesione sociale. Da bocciare senza riserve.
UCCIDE MIGLIE E SI SUICIDA: RUFFINO, ORA SOSTEGNO PSICOLOGICO ED ECONOMICO ALLA BIMBA
Dichiarazione dell’on. Daniela Ruffino (Azione), componente Commissione infanzia e adolescenza:
La tragedia accaduta a Rivoli, l’ennesima di una lunga scia di femminicidi, ha visto un uomo uccidere la sua compagna e poi suicidarsi. A questa tragedia non deve aggiungersene un’altra quale sarebbe l’abbandono della bimba, figlia delle vittime. Quando parliamo di sussidiarietà è anche a vicende come questa che bisogna riferirsi. Lo Stato deve sussidiare una bimba in un modo che vada oltre il semplice affidamento ai parenti. È importante, ad esempio, attivare nuclei di professionisti specializzati nel sostegno psicologico e di inserimento nella scuola. La bimba sopravvissuta alla strage ha il diritto di essere indennizzata dallo Stato in quanto soggetto incolpevole di una tragedia che rischia di cambiare per sempre il corso della sua vita. Bene fanno quelle associazioni che chiedono l’intervento del giudice tutelare per consentire alla bimba di Rivoli di accedere al Fondo vittime di femminicidio. Perché è lei, sopravvissuta, la vittima più grande.