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Carceri: Ruffino (Az), “Delmastro controlli meglio sua emotività”
“Ho visitato qualche giorno fa il carcere di Ivrea, essendo impegnata in un lavoro di monitoraggio sulle condizioni di vita dei detenuti. Personalmente non ho provato neanche per un solo istante quel turbinio di emozioni che il sottosegretario alla Giustizia Delmastro ha detto di provare nei confronti di detenuti condannati per reati mafiosi. Delmastro ha deliberatamente manipolato la funzione del carcere, inteso come luogo di rieducazione e reinserimento nella società civile di chi è stato condannato per un crimine. Provare piacere nel togliere il respiro a un condannato per mafia in un mezzo di trasferimento, è una palese distorsione emotiva di Delmastro. Credo che neppure i carcerieri di Putin o di qualsiasi altro despota si abbandonino a un’emotività fuori controllo”.
Lo dichiara in una nota la deputata di Azione Daniela Ruffino.
Carceri, Ruffino (Az) a Ivrea: “Più personale e risorse per migliorare condizioni dei detenuti e dei dipendenti”
“Per comprendere al meglio le difficili situazioni delle carceri italiane è indispensabile visitarle e osservare in prima persona la condizione dei detenuti e del personale interno. Assieme al consigliere regionale Sergio Bartoli, al consigliere comunale di Ivrea Massimiliano De Stefano e il vicesindaco di Ozegna Federico Pozzo, ho visitato il carcere di Ivrea constatando carenze strutturali e ben più importanti di organico”.
Lo dichiara la deputata di Azione, Daniela Ruffino, al termine della visita al carcere di Ivrea di lunedì 18 novembre.
“Oltre alla delicata questione del sovraffollamento, con 270 detenuti rispetto ai 195 posti previsti - ha proseguito Ruffino - c’è un basso numero di educatori: solo quattro in pianta organica e di questi quattro, tre in servizio, insufficienti per seguire i detenuti, soprattutto quelli che riscontrano maggiori problemi e che necessitano un maggiore numero di sedute, sottratte anche dal tempo utilizzato nella lunga gestione della burocrazia. Un’altra carenza riguarda il personale medico e sanitario: i medici sono gestiti in buona parte da una cooperativa, alcuni sono giovani e avrebbero bisogno di ulteriore formazione per lavorare a contatto con i detenuti. Gli infermieri sono pochi e sono presenti fino alle 22, un solo infermiere per la notte”.
Secondo Ruffino “le attività rieducative sono positive anche se a mancare è il personale necessario alla gestione, come avviene nel caso della tipografia che è ben attrezzata e potrebbe lavorare per l'esterno, manca però il personale amministrativo per gestire nuove commesse. Di conseguenza, il tempo trascorso dai detenuti in cella è troppo e certamente non di aiuto per la riabilitazione che è un elemento importante. Abbiamo trovato inaccettabile la riduzione del 50 per cento dei fondi per retribuire i carcerati con le loro attività svolte all’interno del carcere. Infine, non meno problematiche sono le difficoltà del personale penitenziario, costretto a svolgere straordinari che non vengono pagati e che vanno oltre il doppio dell’orario rispetto alle 36 del contratto. Servirebbe, poi, la presenza fissa di un dirigente della polizia penitenziaria per coordinare il personale”.
“Sarà nostro compito continuare a visitare le carceri del Piemonte raccogliendo le testimonianze di direttori e personale impegnato in modo da potere mettere in luce le costanti difficoltà ma anche le azioni migliorative che consentano ai detenuti di svolgere un corretto percorso di reinserimento nella società e, ai dipendenti, di lavorare con maggiore serenità all’interno degli istituti - conclude la deputata di Azione”.
Torino, Ruffino (Az): “solidarietà a Polizia, violenza non c’entra con Palestina”
“L’esplosione di violenza durante la manifestazione degli studenti a Torino non c’entra un bel niente con la questione palestinese. Esprimo a nome di Azione la mia convinta solidarietà ai 15 agenti della Polizia che hanno fatto ricorso alle cure del Pronto soccorso. Desidero richiamare la necessità di una più attenta vigilanza da parte dei responsabili dell’ordine pubblico in occasione di eventi il cui svolgimento, è risaputo, degenera spesso in atti vandalici e in aggressioni alla forze dell’ordine. Quello che è accaduto stamane a Torino, lo ripeto, non ha niente a che fare con la vicenda palestinese. Il mio auspicio è nella ferma e unanime condanna da parte di tutte le forze politiche”.
Lo dichiara la deputata di Azione, Daniela Ruffino.
UE: RUFFINO (Az), ”PD PARTITO RESPONSABILITÀ NAZIONALE CON VOTO A FITTO”
“Il Paese prima del partito non è un semplice slogan. È la sostanza stessa dell’azione politica e il voto favorevole alla ratifica della nomina di Raffaele Fitto a vice presidente vicario di von der Leyen è uno di quei passaggi politico-istituzionali che fa di un partito una forza responsabile, affidabile e adatta per il governo del Paese. La sfida riguarda il Pd ma in egual misura riguarda tutte quelle forze politiche di opposizione che ambiscono domani a guidare il governo del Paese”.
Lo dichiara in una nota Daniela Ruffino, deputata di Azione