MONTAGNA, RUFFINO (FI): REGIONE INTERVENGA PER GESTIRE L'EMERGENZA LUPI


 
Comunicato Stampa

MONTAGNA, RUFFINO (FI): REGIONE INTERVENGA PER GESTIRE L'EMERGENZA LUPI 



"La Regione intervenga per frenare l'emergenza lupi che sempre più frequentemente colpisce il mondo rurale e montano delle nostre vallate". A domandarlo in una interrogazione discussa oggi dal Vicepresidente del Consiglio regionale del Piemonte, Daniela Ruffino.



Continua l'esponente regionale di Forza Italia: "Si moltiplicano i casi di pastori e margari che, in numero crescente, minacciano di lasciare gli alpeggi e di abbandonare la pratica della monticazione. E' facile comprendere gli effetti devastanti che deriverebbero dalla scomparsa di queste attività: si perderebbero presidi di biodiversità agroalimentare e la tenuta idrogeologica dei terreni che solitamente viene favorita grazie alle attività di pascolamento. Proprio per tale ragione è centrale l'intervento della Regione che sull'argomento ho sollecitato".



Conclude Ruffino: "Sicuramente risulta essere insufficiente la misura prevista dal Piano Regionale Interventi per risarcimenti da canidi. Ci sono è vero 287mila euro di fondi regionali stanziati ma in regime di de minimis e quindi è facile che il plafond non sia sufficiente a garantire il risarcimento pieno del danno visto che spesso gli operatori del settore accedono anche ad altre contribuzioni e sostegni che fanno raggiungere il limite velocemente. Attendo invece di comprendere le due misure che l'assessore all'Agricoltura ha annunciato essere contenute nel PSR. Verranno messe a bando a metà del 2016 e la prima, prevede contributi per l'acquisto di accorgimenti tecnici o per il pagamento di personale al fine di vigilare sui capi di bestiame, la seconda è una misura a superficie dei lotti coinvolti. Vigilerò sull'applicazione di questi due interventi che confido non tarderanno ad essere aperti".

Torino, 16 febbraio 2016




Al Presidente del
Consiglio regionale
del Piemonte

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA

ai sensi dell’articolo 100 del Regolamento interno
(Non più di una per Consigliere – Non più di tre per Gruppo)

Oggetto: Avvistamento lupi Regione Piemonte

PREMESSO che il lupo in Italia è animale tutelato dalla legge da oltre quarant’anni, rientrando tra le specie cosidette “particolarmente protette” a partire dal 1977 e poi ancora ai sensi della legge nazionale 157/92;



CONSIDERATO che da quando venne segnalato sulle montagne cuneesi, e poi su quelle della nostra provincia, questo straordinario predatore è riuscito in poco più di vent’anni a crescere di numero come mai accaduto nei secoli precedenti, certamente favorito in ciò dall’abbondanza di prede selvatiche e dall’aumento della forestazione contemporaneo all’abbandono da parte dell’uomo di zone montane e pedemontane;



TENUTO CONTO che i branchi dei lupi si stanno diffondendo ormai su tutto l’arco alpino moltiplicando le loro predazioni ai danni del bestiame domestico, principalmente pecore e capre ma anche bovini ed equini;



CONSIDERATO inoltre che il mondo rurale e montano, quello contadino, da sempre ricchezza economica e patrimonio storico e culturale del Piemonte, sono da tempo allarmati e stanno sollevando il problema ad autorità e opinione pubblica, segnalando una vera e propria emergenza sociale che in pochi anni potrebbe cambiare la realtà di chi vive e trae sostentamento dalla montagna e dalle attività economiche ad essa collegate;



TENUTO CONTO inoltre che pastori e margari in numero crescente minacciano l’abbandono di alpeggi e della pratica della monticazione, e questa sarebbe la fine di molte attività fondamentali, e se ciò avvenisse sarebbe un disastro, non solo per la perdita di autentici presidi di biodiversità agroalimentare, ma anche per il contributo fondamentale offerto dal pascolamento in alta quota alla tenuta idrogeologica dei terreni, provocando i dissesti che ben conosciamo;



APPRESO che oltre confine, in Francia, il Ministero all’Ambiente ha recentemente autorizzato la caccia ai lupi, colpevoli di migliaia di predazioni e presenti come da noi, con popolazioni egualmente numerose e contigue alle nostre, ma che presto potrebbero, spinte dalla pressione venatoria transalpina, spostarsi nel territorio italiano;



Preso atto che aumentano le preoccupazioni di singoli cittadini ed intere comunità, che chiedono d’essere tranquillizzate sui potenziali pericoli rappresentati di una specie selvatica che la storia ci consegna con la fama di un predatore formidabile, efficiente come pochi altri e non sempre del tutto disinteressato nemmeno alla razza umana;





INTERROGA



                                               Il Presidente della Giunta                 

                                                L’Assessore                                       






Per sapere come le problematiche generate dalla presenza del lupo sul territorio piemontese sono state gestite, tenendo conto dei "costi/benefici" che tale presenza ha avuto ed avrà sulle comunità rurali ed alpine e sulle attività economiche, gia' fortemente provate dalla crisi economica.



IL CONSIGLIERE FIRMATARIO                                                        Daniela RUFFINO





Risposta degli Assessori Valmaggia e Ferrero:













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