RNEWS: Comunicati stampa




CAMERE: RUFFINO "SUBITO COMMISSIONI, PARLAMENTO E' CASA ITALIANI" ROMA 

  "Il Parlamento e' la casa degli italiani e gli italiani si aspettano che diventi operativo senza aspettare la conclusione del braccio di ferro fra i partiti. Le commissioni permanenti sono il braccio operativo del Parlamento e Forza Italia, con il capogruppo alla Camera, Mariastella Gelmini, gia' dieci giorni fa aveva posto la questione di costituire subito le commissioni permanenti avendo prima degli altri compreso l'urgenza di rendere operativo il Parlamento". Lo afferma Daniela RUFFINO, deputata di Forza Italia. Gli italiani hanno votato il 4 marzo, cioe' due mesi fa. Il M5s, che si impanca a maestro di moralita', da due mesi impedisce al Parlamento di operare nell'interesse del Paese e costringe gli italiani ad aspettare la fine delle capriole di Di Maio per avere i provvedimenti urgenti in materia di lavoro, sicurezza e immigrazione - aggiunge -. La loro arroganza comincia ad emergere e gli elettori se ne sono accorti nel Molise e in Friuli. E si tratta solo dell'antipasto. Forza Italia, con Mariastella Gelmini, rivendica il diritto del Parlamento a operare per il bene del Paese".



GOVERNO: RUFFINO, VOTO A GIUGNO? FI NON CREDE SIA GIUSTO
 
RUFFINO, voto a giugno? Fi non crede sia giusto  - "Le trattative in alto mare fra le forze politiche e i giri di valzer del M5s stanno producendo la paralisi del quadro politico e un logoramento crescente delle istituzioni che il presidente Mattarella non puo' tollerare oltre senza intervenire. Si capisce dalle cronache e dalle dichiarazioni dei protagonisti, che il forno del PD non e' esattamente in funzione per cui non uscira' pane per gli italiani da quelle parti". Lo afferma Daniela RUFFINO, deputato di Fi. "Da qui - prosegue - sta prendendo piede l'idea di tornare alle urne in tempi stretti. Strettissimi, entro settembre. Forza Italia non crede che sia questa la risposta giusta, ritiene anzi che la replica di elezioni politiche in tempi cosi' brevi farebbe riaccendere la spia rossa sui mercati internazionali che guardano al debito pubblico e all'incertezza politica come ai due fattori capaci di mettere a rischio il rating dei nostri titoli. A cio' si aggiunga un'altra considerazione: tornare al voto in autunno significa che la politica alza bandiera bianca, ammette e dichiara la propria incapacita' a trovare accordi utili per il bene dell'Italia. Attenzione: se qualche leader fa calcoli di convenienza, rischia di prendere una musata. Gli italiani hanno votato come, in qualche modo, gli e' stato imposto da un meccanismo elettorale che peggiore non poteva essere. Prima di dire "al voto, al voto" sara' bene che i partiti piu' responsabili si fermino a riflettere prima di tagliarsi tutti i ponti alle spalle".



GOVERNO: D.RUFFINO"BERLUSCONI RISPETTA VOTO ITALIANI, M5S LI DERIDE"
GOVERNO: D.RUFFINO"BERLUSCONI RISPETTA VOTO ITALIANI, M5S LI DERIDE" 

"Mi permetto di chiedere al leader della Lega: chi e' che rispetta il voto degli italiani? Berlusconi, leale difensore dell'unita' del centrodestra e del suo diritto ad esprimere il candidato premier con Salvini, oppure Di Maio pronto indifferentemente ad allearsi con chi ha vinto o con chi ha perso le elezioni? Non e' una questione di lana caprina, ma di sostanza politica. Quanto al paragone fatto da Berlusconi fra M5s e nazismo, al di la' del paradosso, esiste una questione di democrazia dentro il movimento grillino e ignorarla significa essere complici di una deriva anti-democratica con la quale Forza Italia e, sono sicura, anche la Lega non hanno nulla da spartire". Lo dichiara Daniela RUFFINO, deputato di Forza Italia.


GOVERNO: D. RUFFINO, TROPPI VETI APRONO PORTE A ESECUTIVO ISTITUZIONALE

Dichiarazione dell'on Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia:
A 48 giorni dal voto le forze politiche sono ancora immerse nel guado dei veti e delle rivendicazioni, con ciò confermando l'incapacità di tradurre una vittoria elettorale in una vittoria politica. È il vicolo cieco in cui si è infilato il M5s e in cui rischia di trascinare il resto del quadro politico. Quel mix di arroganza e di immaturità politica ostentato dai vincitori si è rivelato un ostacolo insormontabile per il Quirinale e per la presidente del Senato incaricata dell'esplorazione.
I veti bloccano il confronto politico e aprono le porte a un esecutivo diverso da quello voluto dagli elettori, cioè il centrodestra con l'eventuale intesa del M5s. Al presidente della Repubblica viene restituito, dopo un mese e mezzo dal voto, un quadro frantumato, senza un punto di riferimento certo e una strategia delle alleanze che sia insieme rispettosa del voto degli italiani e funzionale agli interessi dell'Italia. Non serve a nessuno "lanciarsi" e un governo non nasce sulla base del "o la va o la spacca". Meglio per tutti raffreddare gli spiriti e tornare a ragionare secondo un alfabeto politico e civile. In Parlamento siedono i rappresentanti del popolo italiano, tutti ugualmente legittimati dal voto popolare. Non c'è nessuno che possa dare patenti di democrazia ad altri. Se non si fa tutti un bagno di umiltà, sarà il presidente Mattarella, garante supremo della Costituzione, a decidere nell'interesse del Paese.


 

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