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COSPITO: RUFFINO, RENDERE 41BIS SEMPRE CONFORME AD ART.27 COSTITUZIONE
Mettere in discussione l’art. 41 bis è un fuor d’opera: il regime speciale di detenzione per terroristi e mafiosi ha dato importanti frutti nel contrasto a entrambi i crimini. Il regime restrittivo speciale va reso sempre più conforme all’art. 27 della Costituzione, cioè deve prevedere oltre all’isolamento di condannati pericolosi la loro rieducazione e riabilitazione. Anche di fronte a un loro prolungato e ostinato rifiuto. Per questo un apposito ufficio della Procura arriva a decidere di volta in volta se e quando è il caso di sospendere l’isolamento. Si tratta, con un’apposita norma, di meglio precisare i limiti dell’intervento della Procura generale. Il 41 bis non è la negazione dell’umanità, e non deve diventarlo. Ancora più penoso è innescare una polemica a fini politici. Chi avesse ancora dubbi sull’esistenza di una classe dirigente di Fratelli d’Italia li avrà superati negli ultimi giorni: semplicemente non esiste o, se esiste, è inadeguata alla bisogna
AUTONOMIA: RUFFINO, DDL CALDEROLI SARÀ IRRICEVIBILE ANCHE PER MELONI
Trenta giorni alla Conferenza delle Regioni per trovare un accordo, 45 giorni alle Camere per esprimere un parere e, trascorso questo termine, il presidente del Consiglio procederà con l’adozione di un Dpcm da portare all’approvazione del Consiglio dei ministri per determinare così i Livelli essenziali di prestazione e le relative risorse.
Questo è il vero e proprio putsch contro l’Italia immaginato dal ministro Calderoli. Gli italiani sanno da oggi che c’è un ministro che prevede in 75 giorni di ridisegnare gli assetti istituzionali dell’Italia. Ripeto: 75 giorni per ridiscutere 162 anni di storia nazionale unitaria. Se Calderoli è un giocherellone, allora dovrebbe fare giochi più innocenti. Sono certa che il suo ddl sarà giudicato irricevibile dalla stessa presidente Meloni. Per quante cambiali elettorali possa aver firmato, mi rifiuto di credere che abbia firmato anche per la demolizione dello Stato unitario costruito nel Risorgimento.
PASSAPORTI. RUFFINO: CAOS INDEGNO DI UN PAESE CIVILE, PIATENDOSI INTERVENGA
“Ormai per ottenere il rilascio del passaporto in Italia occorre affrontare un percorso a ostacoli sempre più difficile, tra lunghissime liste d'attesa e affollatissimi open day, con tempi e disagi inaccettabili per i cittadini. Dal ministro Piantedosi ci aspettiamo una spiegazione ma, soprattutto, che intervenga quanto prima per trovare una soluzione a questo disastro”. Lo dichiara Daniela Ruffino, deputata di Azione, che aggiunge: “Oggi a Torino centinaia di persone si sono messe in coda, alcune sin dalla notte, per provare ad approfittare dell’apertura straordinaria degli uffici stabilita per ogni ultimo sabato del mese. Qualcuno ce l’ha fatta, altri no. Il tutto in un caos non degno di un Paese civile. Se il problema è organizzativo, si adottino subito le misure necessarie. Se invece il problema è la carenza di personale – conclude Ruffino – si rafforzino gli organici prevedendo anche un adeguato piano di assunzioni”.