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“La Tav Torino-Lione è un’opera dall’alto valore strategico a livello locale ed europeo, permette di innovare, crescere e aumentare la sostenibilità tecnica ed etica della realizzazione. Per anni i territori hanno subìto disagi e sono in attesa della terza tranche delle compensazioni: la sola città di Susa aspetta i fondi firmati dal Mit nel marzo del 2024, si tratta di risorse per opere infrastrutturali ed ambientali. Al ministro Salvini ho chiesto per quale motivo queste risorse non siano ancora state assegnate e quando saranno impegnate, perché un territorio che collabora con le istituzioni merita rispetto”.
Lo ha dichiarato Daniela Ruffino, deputata e segretaria di Azione in Piemonte, in occasione del question time di oggi con il ministro Salvini.
“Da Salvini - ha proseguito Ruffino - sono arrivate le solite rassicurazioni ma non sono più sufficienti: servono, invece, date certe. Il Mit lo deve ai sindaci, ai cittadini, a chi in questi anni si è sacrificato nel territorio della Val di Susa che è stato martoriato, anche a fronte dei cantieri saccheggiati e delle vigne di Chiomonte che sono state distrutte.
I sindaci devono presentarsi di fronte alle proprie comunità con delle certezze che al momento non ci sono: come ho ricordato al ministro delle Infrastrutture, c’è un protocollo firmato e ci sono delle comunicazioni inviate, in particolare dal primo cittadino di Susa. La Tav è fondamentale, ma lo sono anche i sindaci, che rispondono al governo quando c’è bisogno, e i cittadini che si sono sacrificati in questi anni”.
Ruffino (Azione): “Sanità in ritardo, la nutrizione oncologica diventi un diritto, non un privilegio”
“La nutrizione come parte integrante della cura oncologica non è un supporto secondario ma una componente essenziale della presa in carico della persona. Per questo motivo per Azione è doveroso agire su tre piani: normativo, inserendo nei LEA le prestazioni nutrizionali specifiche per i pazienti oncologici affinché diventino un diritto esigibile e non una concessione; organizzativo, garantendo che ogni centro oncologico abbia equipe multidisciplinari; formativo, creando percorsi di aggiornamento obbligatori”.
Lo dichiara Daniela Ruffino, deputata di Azione, intervenuta alla Camera in merito alle mozioni sui percorsi nutrizionali per i pazienti oncologici.
“Un paziente malnutrito - prosegue Ruffino - risponde peggio e più lentamente alle terapie: questo ha un costo umano e sanitario enorme. Eppure nel nostro Paese la valutazione nutrizionale non è ancora stata inserita in modo sistematico nei percorsi diagnostico terapeutici assistenziali. Abbiamo costruito un sistema eccellente nella fase acuta, ma fragile nella prevenzione, nella riabilitazione e nell’accompagnamento e la nutrizione clinica si trova in quella zona dimenticata tra la cura e la vita quotidiana.
Inoltre, ogni regione agisce per conto proprio, ogni ospedale agisce in autonomia: il diritto alla Salute non può avere confini geografici”.
Secondo Ruffino “investire in nutrizione significa ridurre complicanze, accorciare i ricoveri e migliorare gli esiti. Curare non è solo somministrare una terapia, ma accompagnare una persona nel suo cammino di cura: la sanità del futuro deve essere diversa, più prossima, più equa e più integrata”.
