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CIRIO: RUFFINO-NAPOLI, AD ALBERTO CIRIO TUTTA LA NOSTRA SOLIDARIETÀ E LA NOSTRA VICINANZA '

"Ad Alberto Cirio va tutta la nostra vicinanza e la nostra solidarieta'. I manifesti rinvenuti a Torino rappresentano un grave atto di intimidazione al quale Cirio sapra' reagire da par suo. Il vile atto intimidatorio segnala un'accresciuta tensione nel Paese su cui il governo e il ministro dlel'Interno faranno bene ad accendere i riflettori. Gesti vigliacchi come questo non possono essere sottovalutati per le gravi conseguenze che possono avere. Siamo tutti stretti al nostro Alberto". Lo scrivono in una nota Osvaldo Napoli e Daniela RUFFINO, parlamentari di Forza Italia.





RECOVERY FUND, RUFFINO (FI): DECISIVO COINVOLGERE COMUNI PER SPENDERE BENE

"Il coinvolgimento degli Enti locali e quindi dei Comuni per costruire solidi criteri di spesa per il Recovery Plan non è una concessione del governo ai Comuni. È, al contrario, il percorso obbligato per rendere efficaci e produttivi i 209 miliardi che l’Unione europea metterà a disposizione dell’Italia". Lo dichiara l’onorevole Daniela RUFFINO, deputata di Forza Italia. "Voglio richiamare l’attenzione del presidente Conte su un punto che a me pare prioritario - aggiunge -: nella predisposizione dei programmi di investimento e dei relativi piani di spesa sarà fondamentale tracciare una linea chiara fra le spese centralizzate, quindi in capo ai ministeri, e quelle destinate ai Comuni che passano attraverso il canale delle Regioni. Le Regioni devono ritrovare la loro funzione originaria di 'enti di programmazione' del territorio, evitando di interferire, almeno nei capitoli di stretta competenza, con la capacità di spesa derivante ai Comuni dall’erogazione delle risorse europee. In sostanza, più si decentralizzano i piani di spesa, più celermente si potranno impiegare i soldi dell’Europa e più celermente si vedranno i benefici sociali del Recovery plan". "Senza una procedura chiara si rischia di imbrigliare una valanga di soldi nelle pastoie di dispute burocratiche, cosa della quale molte Regioni hanno dato tristi esempi in questi anni non riuscendo a spendere i soldi dei Fondi europei", conclude.





CENTRODESTRA: RUFFINO (FI), 'GUAI A LASCIARE BANDIERA EUROPEISMO A PD'
"L'idea che sia oggi il Pd l'interlocutore italiano più accreditato in Europa deve togliere il sonno a ogni liberale, riformista ed europeista. È una condizione intollerabile e come tale dovrebbe essere vissuta dal centrodestra troppo occupato, invece, a innalzare i vessilli del sovranismo e del populismo. Chiunque creda davvero nel destino europeo e liberale dell'Italia deve ribellarsi. Come? Affrontando una battaglia politica e culturale per riaffermare le ragioni che a suo tempo fecero di Forza Italia il perno di un'alleanza europeista ed europeisti alla fine erano Umberto Bossi e Gianfranco Fini. Di quella stagione non rimane niente. Sovranismo e populismo sono le forze predominanti nella destra italiana al cui interno il centro è una presenza purtroppo residuale". Lo dichiara Daniela RUFFINO (Fi). "Qui è il nocciolo della questione: come restituire alla componente liberale, riformista ed europeista il ruolo che ha sempre avuto nella storia della Repubblica? È stata quella componente che ha influenzato in misura decisiva le grandi scelte dell'Italia: dall'adesione alla Nato, alla Comunità economica prima e all'Unione europea dopo. Nel quadro politico oggi pesa quell'assenza ma lo spazio elettorale che sembrava esaurito va riaprendosi a mano a mano che sovranismo e populismo mostrano la corda. Una legge proporzionale con le preferenze è il solo meccanismo in grado di restituire agli elettori la chance di una forza centrista, alternativa alla sinistra ma ben distinta dalla destra. È così in Germania, in Francia e in Spagna. Perché -conclude- non renderlo possibile anche in Italia?





GOVERNO: RUFFINO (FI), PRESIDENTE CONTE COMINCI LEI A OSARE

"Ha detto bene il presidente Conte: per ripartire davvero, l'Italia "deve osare e non accontentarsi". Giusto e vero. Una grande democrazia provata dalla sfida della pandemia ha bisogno di una guida politica che sappia "osare e non accontentarsi". Il presidente del Consiglio puo' dare d'esempio: osi sul Mes, sfidando la sua maggioranza; non si accontenti di spargere nel Paese bonus e ricchi cotillons, ma faccia una scrematura severa dei quasi 600 programmi di spesa e concentri ogni centesimo dell'Europa sugli investimenti in infrastrutture, sulla digitalizzazione del Paese, rafforzi la Sabatini per le imprese e impresa 4.0. Se una persona e' autorizzata piu' di altre a osare, quella persona e' Conte. Non gli chiediamo un azzardo morale, ma un azzardo politico, si'. Metta a rischio la sua poltrona, se questo e' utile all'Italia, ma faccia quello che finora non ha avuto il coraggio di fare per timore di lasciare quella poltrona. Questo e' il tempo dell'audacia, per tutti, si tratti del comune cittadino o del presidente del Consiglio". Lo scrive in una nota Daniela Ruffino, deputata di Forza Italia.





LEGGE ELETTORALE: 8 DEPUTATI FI PER PROPORZIONALE, 'SENZA PREFERENZE SI TORNA A PARTITOCRAZIA'

'senza maggioritario partito azzurro potrà meglio riprofilare sua linea linea politica'

Otto deputati di Forza Italia hanno firmato un documento per affermare con forza il loro no al maggioritario e schierarsi per il sistema proporzionale con le preferenze. Scrivono in una nota congiunta Daniela RUFFINO, Simona Vietina, Raffaele Baratto, Alessandro Battilocchio, Dario Bond, Luigi Casciello, Osvaldo Napoli, Guido Pettarin: ''La riduzione del numero dei parlamentari ha già in sé un implicito effetto maggioritario: il solo modo per riequilibrare questa distorsione nella rappresentanza è approvare una legge proporzionale con le preferenze". "Questo -assicurano- aiuta ad attenuare la presa dei partiti sul Parlamento. Senza le preferenze, il capolavoro del M5S ci regalerebbe una nuova stagione della partitocrazia, con deputati e senatori nominati dai vertici dei partiti e gli elettori, già disgustati per lo spettacolo fin qui offerto, avrebbero ragioni in più per non votare. A meno che, pensando male, non sia proprio questo l'obiettivo dei sostenitori del sistema maggioritario. Con collegi più grandi degli attuali, diventa essenziale ricucire la rappresentanza parlamentare con il territorio che la esprime". "Con il proporzionale -garantiscono- si può dare nuovo respiro all'identità dei partiti e Forza Italia potrà meglio riprofilare la propria linea politica, senza più l'impressione di un partito che viaggia a rimorchio delle politiche sovraniste o le subisce passivamente".

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