Patto di Stabilità




L'articolo 1, comma 2. del decreto legge n. 78 del 2015 prevede l'attribuzione ai comuni, in ciascuno degli anni 2015-2018, di spazi finanziari per sostenere le spese relative alle seguenti fattispecie:

a)     spese per eventi calamitosi per i quali sia stato deliberato e risulti vigente alla data di pubblicazione del decreto legge n. 78 del 2015 (19.06.2015) lo stato di emergenza ai sensi dell'articolo 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225, e per interventi di messa in sicurezza del territorio diversi da quelli indicati nella lettera b) (10 milioni di euro); 

b)     spese per interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici, nonché del territorio connesse alla bonifica dei siti contaminati dall'amianto (40 milioni di euro); 

c)     spese per l'esercizio della funzione di ente capofila (30 milioni di euro); 

d)     spese per sentenze passate in giudicato a seguito di contenziosi connessi a cedimenti strutturali e, in via residuale, di procedure di esproprio (20 milioni di euro).




Le spese sostenute a valere su risorse provenienti dallo Stato erogate per l'attuazione di ordinanze emanate dal Presidente del Consiglio dei Ministri a seguito di dichiarazione dello stato di emergenza, ai sensi del comma 7 dell'articolo 31 della legge n. 183 del 2011, sono già escluse dal patto di stabilità interno. Pertanto, la richiesta di spazi finanziari per sostenere spese per eventi calamitosi di cui alla lettera a) si riferisce alle spese finanziate con risorse diverse da quelle richiamate dal citato comma 7.



Per l'anno 2015 le richieste di spazi finanziari dei comuni sono comunicate secondo le seguenti modalità:



-  per le spese per interventi di messa in sicurezza degli edifìci scolastici di cui alla lettera b) la richiesta è comunicata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Struttura di Missione per il coordinamento e l'impulso per gli interventi di edilizia scolastica, secondo le modalità individuate e pubblicate sul sito istituzionale della medesima Struttura - entro il termine perentorio di 10 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto legge n. 78 del 2015;


- per le spese di cui alle lettere a), b) ad eccezione degli interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici e d) la richiesta deve essere comunicata mediante il sito web della Ragioneria generale dello Stato appositamente previsto per il patto di stabilità interno entro il termine perentorio del 30.06.2015 (10 giorni successivi alla data di entrata in vigore del decreto legge n. 78 del 2015);

- per le spese di cui alle lettera c) la richiesta deve essere comunicata mediante il sito web della Ragioneria generale dello Stato appositamente previsto per il patto di stabilità interno entro il termine perentorio del 19.08.2015 (60 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto legge n. 78 del 2015).


Gli spazi attribuiti a ciascun comune sono pubblicati sul sito del Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato e recepiti nel prospetto degli obiettivi dei comuni interessati dalla rimodulazione dell'obiettivo.





Si segnala altresì che viene ampliata la portata degli spazi concessi su scala regionale con il patto verticale incentivato: gli spazi possono essere utilizzati per pagamenti in conto capitale, anche del 2015, con priorità per lo smaltimento dei debiti commerciali pregressi al 31 dicembre 2014. Gli spazi potranno essere assegnati dalle Regioni, sulla base dei nuovi criteri, entro il 30 settembre (art. 9, co.3 decreto legge n. 78 del 2015).

La Regione Piemonte ha unicamente (ristretti) margini di manovra sul patto regionale verticale incentivato: l'elenco dei beneficiari del riparto relativo al 2015, deliberato dalla Giunta regionale in data 27/4/2015 è stato redatto in ossequio all'art. 1, comma 484 della L. 190/2014. Gli spazi finanziari sono stati assegnati esclusivamente alle Province, alla Città metropolitana di Torino ed ai Comuni che hanno dichiarato di avere debiti commerciali di parte capitale maturati al 30/6/2014 e ancora in essere al 1° gennaio 2015.

La Regione Piemonte provvederà ad ampliare gli spazi finanziari con una nuova deliberazione, che potranno essere utilizzati per pagamenti in conto capitale, anche del 2015, con priorità per lo smaltimento dei debiti commerciali pregressi al 31 dicembre 2014.





Viene prevista (decreto legge n. 78 del 2015) una dotazione aggiuntiva di spazi finanziari per massimo 700 min. di euro per:


esclusione dai vincoli finanziari regionali dei cofinanziamenti regionali di interventi sostenuti da fondi strutturali comunitari; esclusione dal Patto 2015 dei cofinanziamenti a carico dei Comuni sede di città metropolitane di  interventi sostenuti da fondi  strutturali comunitari  inclusi nelle programmazioni 2007-13 e 2014-20; esclusione dal patto 2015 degli oneri per cofinanziamento a carico dei Comuni sede di città metropolitane delle opere prioritarie del programma MIT allegato al DEF 2015.
La comunicazione delle richieste di spazi va effettuata al Dipartimento Politiche di coesione (PCM) entro il 30 settembre (art. 1, co.8).

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