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Scuola, Ruffino (Az): “Governo guarda più ai numeri che alle persone: servono risorse e investimenti”

“Il Dl Pnrr-Scuola non fa altro che imporre tagli, accorpamenti e sacrifici: il mondo scolastico e dell’educazione non aveva bisogno di un provvedimento che guarda più ai numeri che alle persone”.

Lo ha dichiarato la deputata di Azione, Daniela Ruffino, intervenuta alla Camera in dichiarazione di voto finale al Dl Pnrr-Scuola.

“Gli svantaggi - ha proseguito Ruffino - sono tutti per i nostri ragazzi: non si risolve il problema del precariato nei confronti di docenti e personale Ata, che accentua la discontinuità didattica, rendendo la scuola meno inclusiva. Allo stesso tempo resta irrisolta la situazione degli insegnanti di sostegno assegnati di anno in anno in scuole diverse. C’è poi un tema fondamentale, quello della dispersione scolastica: Azione chiede l’obbligo scolastico fino ai 18 anni e il tempo pieno per tutti per potere vivere in un contesto sereno, soprattutto chi si trova in territori di fragilità sociale”.

Secondo Ruffino “sarebbe doveroso investire nelle aree interne, dove le scuole vengono chiuse, nella riqualificazione degli edifici scolastici e negli asili nido che rappresentano un diritto per tutti i bambini. Non meno importante la questione del dimensionamento scolastico che mira a ridurre l' autonomia della scuola anziché garantire un presidio educativo statale sui territori. Servirebbero scuole accoglienti, un numero di insegnanti adeguato, sportelli sociali ed educatori di strada. Invece ci troviamo di fronte all’ennesima occasione sprecata”.




RUFFINO (AZ), SOLIDARIETÀ A SALVINI, MA SANZIONARE ANCHE I SOCIAL


Dichiarazione dell’on. Daniela Ruffino (Azione):


     Esprimo piena e convinta solidarietà alla presidente Meloni come pure ai suoi vice, Salvini e Tajani, fatti bersaglio con i loro famigliari dalle tribù di odiatori seriali che infestano i social. Detto questo, mi chiedo: i proprietari delle piattaforme sono in qualche misura responsabili di ciò che accade sui loro canali social? Si parla di sicurezza, si vara un decreto con 14 o 15 nuove fattispecie di reati, chiedo al ministro Nordio se non è arrivato il momento di esigere dai proprietari di Meta, Instagram e altri canali di prevedere controlli severi su ciò che transita nell’oceano di parole quotidiane. E in mancanza di controlli, ritenere quelle piattaforme quanto meno complici di ciò che accade. Si sanzioni il professore, ma non possiamo ipocritamente far finta che non ci saranno altre centinaia e migliaia di utenti pronti a ripetere insulti e minacce. Come si diceva una volta, il problema è a monte e la politica non può pensare di starsene a valle




PONTE STRETTO: RUFFINO (AZ), INCOMPRENSIBILI DEROGHE A CODICE ANTIMAFIA

Dichiarazione dell’on. Daniela Ruffino (Azione):

 
         Senza una plausibile spiegazione, il Ponte sullo Stretto è diventato un’emergenza nazionale per il ministro Salvini. Non si comprende altrimenti la decisione sua e del ministro Piantedosi di far approvare dal Consiglio dei ministri una incomprensibile norma che introduce deroghe alle regole previste dal codice antimafia per la realizzazione di opere di interesse nazionale. E il Ponte è una di queste, come ha opportunamente ricordato il Quirinale con le sue puntuali osservazioni per chiedere lo stralcio.

     Apprendere che il ministro Salvini vuole coinvolgere il Parlamento e la maggioranza per ripristinare con un emendamento quelle deroghe bocciate dal Quirinale suscita più di una perplessità. Significa andare a un pericoloso scontro privo di senso e dannoso sicuramente per le istituzioni. E a quell’emendamento ci sarà l’opposizione di Azione


 

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