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21 giugno, ad Alba inaugurazione sede di Azione e convegno su Ucraina 

Sabato 21 giugno alle 15.30 ad Alba sarà inaugurata la nuova sede di Azione alla presenza del vicesegretario nazionale Ettore Rosato, della segretaria regionale del Piemonte Daniela Ruffino e del segretario di Azione Cuneo Giacomo Prandi. 

L’appuntamento è in Corso Michele Coppino, 31. 

La nuova sede rappresenta un punto di incontro tra Azione e la comunità di Alba per rafforzare il dialogo con i cittadini, raccogliendo proposte e istanze, e per comunicare costantemente l’attività del partito.



Alle 17, in via generale Dalla Chiesa, 4 - Ex Caffè Latino, si terrà l’evento ‘Ucraina i volti del conflitto’. Assieme ai deputati Rosato e Ruffino interverranno Giacomo Prandi e Marco Gallipoli, consulente comunicazione internazionale e promotore di Save Ukraine Art. 22.

L’incontro affronterà i diversi aspetti del conflitto in Ucraina e sarà moderato dalla giornalista Lucia Abbatantuono, vice direttrice ‘La Giustizia’.



Scuola, Ruffino (Az): “Garantire didattica al Buniva di Pinerolo, subito interrogazione al ministero”

“Il diritto alla formazione alla fascia fragile della cittadinanza deve essere garantito: per questo non possiamo permettere che l’istituto di istruzione superiore Buniva di Pinerolo, in provincia di Torino, si privi del corso in ‘Costruzioni, Ambiente e Territorio’ per l'anno scolastico 2025/26. Come ha annunciato l’Ufficio scolastico per il Piemonte, viste la riduzioni di budget del Ministero dell’Istruzione, non ci sarebbero le risorse necessarie ad attivare la classe prima. Ho presentato un’interrogazione al ministro dell’Istruzione chiedendo quali siano le ragioni specifiche e i criteri adottati per la soppressione dell'attivazione delle classi prime del corso serale. Inoltre, il ministero deve spiegare quali iniziative intenda adottare per assicurare la continuità dell'offerta formativa per la popolazione adulta: una condizione necessaria, in coerenza con gli obblighi assunti a livello nazionale ed europeo”.

Lo ha dichiarato la deputata e segretaria regionale di Azione, Daniela Ruffino.

Secondo Ruffino “nell'ultimo quinquennio, cinquantadue studenti hanno conseguito il diploma attraverso il corso serale dell'istituto Buniva. In molti casi si sono reinseriti nel mondo del lavoro in forma regolare, riuscendo a proseguire gli studi universitari o a migliorare le proprie condizioni di vita. Decisioni di questo tipo, sempre più frequenti in ogni parte d'Italia, rischiano di precludere il diritto alla formazione di una fascia fragile e spesso marginalizzata della cittadinanza e di penalizzare gli istituti più periferici. L’offerta formativa agli adulti deve essere garantita: il ministero risponda e si attivi per trovare una soluzione”.




RUFFINO (AZ), OCCUPAZIONE E POVERTÀ AI MASSIMI, COSÌ NON FUNZIONA

Dichiarazione dell’on. Daniela Ruffino (Azione):

     Dire dell’Italia che è un Paese bifronte non rende bene l’idea di quello che sta accadendo negli strati sociali meno fortunati. L’occupazione è ai massimi come mai prima, ed è un dato oggettivo riferito dall’Istat nel suo rapporto di maggio. Sempre l’Istat aveva anche rilevato una crescita della povertà finì a interessare il 23,4% delle famiglie con almeno un componente che lavora a tempo pieno. Un dato drammatico che trova conferma nel rapporto diffuso dalla Caritas. Si è poveri pur avendo un lavoro regolare.

     Meloni dovrebbe avere il pudore di non sbandierare ai quattro venti il dato sull’occupazione, perché un Paese in cui ci si può impoverire pur lavorando è un Paese non governato o governato molto male. Se la povertà non fa il rumore mediatico come l’occupazione è colpa di chi fa informazione e non di chi si è impoverito. Una cosa appare chiara: al governo non interessa contrastare le crescenti disuguaglianze sociali e chi vive nel disagio o precipita nella povertà non è un italiano politicamente appetibile per questo governo.



RUFFINO (AZ), M. MARELLI MUORE NEL SILENZIO DI SINDACATI E GOVERNO

Dichiarazione dell’on. Daniela Ruffino (Azione):

     Seimila lavoratori rischiano di trovarsi senza lavoro nel giro di pochi giorni. Sono le maestranze di Magneti Marelli, azienda un tempo fiore all’occhiello della tecnologia automotive Made in Italy. E gioiello di famiglia in casa Fiat. Quella casa, oggi ribattezzata Stellantis, ha dato via tutti i gioielli che aveva, senza mai ritrovare la via dello sviluppo. Magneti, ceduta prima a una società giapponese poi da questa al fondo americano Kkr, lo stesso che governa Tim, ha imboccato la via di un declino irreversibile. Fino alla crisi di liquidità odierna, stimata in circa 4,2 miliardi di euro.

     Tutto questo accade nel disinteresse generale di politica e sindacati. C’è incertezza sui due stabilimenti di Venaria, mentre per quello di Pratola Peligna si profila il massiccio ricorso alla cassa integrazione. Il governo italiano, inerte nel 2019 quando ministro era Luigi Di Maio, ha usato il Golden power in molte occasioni, tranne in quelle in cui era davvero indispensabile. Il ministro Urso può provare a onorare il suo incarico convocando la proprietà e i sindacati per discutere il futuro di Magneti Marelli, che è poi il futuro di alcune migliaia di famiglie.

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